Città soffocate dallo smog, dove l’aria è irrespirabile sia d’inverno sia d’estate. Tra le principali fonti di emissione il traffico, il riscaldamento domestico, le industrie e le pratiche agricole. In questo quadro l’auto privata continua ad essere di gran lunga il mezzo più utilizzato, se ne contano 38 milioni e soddisfano complessivamente il 65,3% degli spostamenti.
È quanto emerge da Mal’aria 2019, il rapporto annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico in Italia che restituisce un quadro puntuale del 2018. Un anno da codice rosso per la qualità dell’aria, segnato anche dal deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia europea in merito alle procedure di infrazione per qualità dell’aria e che costerà multe salate alla Penisola.
E questo in un periodo in cui è aumentata la sensibilità ambientale in Europa e l’allarme sull’inquinamento, nonchè, quasi ovunque, l’attenzione per una mobilità sempre più sostenibile. In questo drammatico scenario qualcosa si muove.
È partito ieri, infatti, con l’avvio della consultazione pubblica sul sito del Mit, il percorso partecipato della Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile e il trasporto pubblico locale. Si tratta del secondo tavolo tematico della Conferenza nazionale su Infrastrutture, Trasporti e Territorio – dopo quello sul Trasporto aereo – avviata dal Ministero per la definizione di una nuova strategia nazionale sui temi di competenza.
La consultazione pubblica sarà aperta per un mese, dal 3 aprile al 3 maggio prossimo e consentirà a tutti gli operatori del settore e ai cittadini di inviare proposte e contributi in merito alle tematiche e agli oggetti di discussione che saranno poi materialmente affrontati nei vari tavoli durante la Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile e il Tpl, a inizio giugno.
La Conferenza intende individuare strumenti condivisi dai diversi stakeholder coinvolti per consentire ai decisori pubblici una pianificazione di ampia portata utile a porre le basi per un solido modello di crescita dei servizi di mobilità i cui frutti si potranno apprezzare nel medio e lungo periodo.
La sfida della mobilità sostenibile è proprio quella di proporre un modello che consenta il trasporto con il minimo impatto ambientale e territoriale coniugando la prospettiva dell’interesse generale con quella dell’interesse particolare, di impresa ed individui.
In questo scenario, il trasporto urbano ha un ruolo fondamentale nella realizzazione degli obiettivi di crescita sostenibile, coesione sociale e competitività economica.
La Conferenza nazionale sulla mobilità e il trasporto pubblico locale, quale tavolo tecnico multidisciplinare coordinato dal sottosegretario Michele Dell’Orco, è articolato in cinque macro aree: Mobilità elettrica in ambito stradale per il modo privato; City Logistics; Trasporto Pubblico Locale (TPL); Smart Road; Sicurezza Stradale e mobilità attiva.