La rivoluzione dei trasporti in atto globalmente non accenna a fermarsi. Finisce un’era, e va in soffitta anche il mito della velocità. Le nuove automobili vendute nell’Unione europea dovranno, entro il 2022, essere dotate di una tecnologia che impedisca ai conducenti di superare i limiti di velocità. Lo stabilisce la regolamentazione provvisoria concordata dall’UE martedì 26 marzo.
Primo via libera Ue ai limitatori di velocità sulle auto a partire dal 2022. Lo ha annunciato la Commissione europea dopo aver raggiunto un accordo provvisorio con i Ventotto Stati Ue per introdurre una serie di nuove funzionalità a favore della sicurezza degli automobilisti. Il dispositivo di assistenza intelligente alla velocità riconosce il limite di velocità utilizzando i sistemi di mappatura e può limitare la potenza del motore dell’auto.
L’accordo prevede che tutte le auto all’interno dell’Ue ne siano dotate a partire da maggio 2022. Inoltre, i nuovi veicoli dovranno essere costruiti con etilometri incorporati che non daranno la possibilità al conducente di guidare nel caso in cui superi il tasso alcolico consentito dalla legge. Tra i nuovi dispositivi di sicurezza obbligatori previsti dall’Ue rientrano anche l’assistenza alla corsia, la frenata d’emergenza avanzata, il registratore di dati incorporato e il monitoraggio della sonnolenza e della distrazione del guidatore, oltre a sensori e fotocamere per i parcheggi e la retromarcia. L’accordo dovrà ora essere ratificato dall’Europarlamento e dal Consiglio.
Elzbieta Bienkowska, Commissario UE responsabile per il mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI, ha dichiarato che “con le nuove caratteristiche di sicurezza avanzate, che diventeranno obbligatorie, possiamo avere lo stesso tipo dell’introduzione delle cinture di sicurezza”.
Ha inoltre sottolineato che “molte delle nuove caratteristiche esistono già, in particolare nei veicoli di alta gamma”.
Il regolamento provvisorio è stato accolto con favore anche dai gruppi per la sicurezza stradale.
Antonio Avenoso, direttore esecutivo del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti, ha dichiarato che “negli ultimi 50 anni ci sono stati solo alcuni momenti che possono essere descritti come grandi passi avanti per la sicurezza stradale in Europa. L’introduzione obbligatoria della cintura di sicurezza è uno di questi, assieme agli standard di sicurezza minimi europei in caso di incidente, concordati nel 1998”.
L’ente di beneficenza britannico per la sicurezza stradale Brake ha descritto le misure come “salvavita”, descrivendole come “assolutamente vitali in un momento in cui le statistiche sulla sicurezza stradale del Regno Unito sono stagnanti”.