E’ stato approvato il 21 febbraio in Conferenza Stato Regioni lo schema di decreto del Mipaaft, di concerto con il Ministero dell’Economia, per l’avvio del Fondo nazionale agrumicolo. Le risorse disponibili sono pari a 10 milioni di euro (6 milioni 2019 e 4 milioni 2020) e la loro articolazione è frutto del lavoro di concertazione con le parti produttive espresso nel Tavolo agrumicolo di novembre 2018. L’Italia è il terzo Paese del Mediterraneo per produzione di agrumi e il dodicesimo a livello mondiale. Nonostante le superfici coltivate diminuiscano sempre più, è stata registrata una crescita della produzione, trainata soprattutto dalla Sicilia e dalla Calabria. Nel quadro italiano ad aumentare sono in particolare le superfici coltivate a regime biologico. In crescita anche l’export, mentre calano le importazioni. In gennaio si è tenuto un Tavolo per dibattere i temi del settore, riunitosi presso il Ministero per le Politiche agricole. Da lì l’idea della creazione di un fondo agrumicolo per attivare nuove misure dal punto di vista strutturale.
“Abbiamo mantenuto l’impegno preso con tutta la filiera al tavolo agrumicolo – ha detto il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Alessandra Pesce – Grazie al lavoro fatto con il Mef e le Regioni oggi siamo pronti a far partire le azioni del Fondo nazionale per il settore. Diamo sostegno agli investimenti degli agrumicoltori attraverso il rinnovo varietale. Abbiamo stanziato 8 milioni per l’avvio di questa azione che andrà ulteriormente rafforzata. Poi agiamo sul fronte dei consumi con campagne di comunicazione istituzionale mirate, anche per valorizzare le produzioni agrumicole di eccellenza Dop e Igp. Azioni che si sommano all’autorizzazione di poche settimane fa con la Cina per la spedizione aerea delle nostre arance e che apre possibilità interessanti. Sono passi concreti per dare risposte a un settore prezioso per il sistema agroalimentare nazionale”.