Attenti al buon vivere e all’accoglienza turistica, sono i “Comuni fioriti” il cui marchio è passato, dopo quindici anni, da concorso a certificazione. Una rete diffusa e vitale che si è aggiudicata da tempo anche il supporto dell’Uncem. “Saremo partner anche nel 2019″, dichiara il presidente nazionale, Marco Bussone. Un’evoluzione naturale per un progetto che nei lunghi anni ha messo in sfida oltre 1500 Comuni vicini al motto “fiorire è accogliere”, con l’obiettivo di far crescere e diffondere in Italia la cultura del verde e delle fioriture nelle città. Ma quest’anno c’è una bella novità. I Comuni non si sfideranno più tra di loro, ma ogni paese crescerà per se stesso, perseguendo l’obiettivo di soddisfare alcuni parametri già fissati che consentiranno di ottenere la certificazione di “Comune Fiorito”. Il prossimo novembre la festa finale della rete si terrà a Pomaretto, nell’Unione montana Valli Chisone e Germanasca (Torino). Evento sponsorizzato da Uncem, come già nel 2018 con la premiazione all’Eima di Bologna.
C’è da chiedersi, tuttavia, cosa certifichi esattamente il marchio. La risposta è semplice e chiara: promozione della qualità per l’ambiente di vita, ossia un contesto urbano ordinato, pulito, curato in ogni aspetto del buon vivere, ovviamente senza tralasciare la cura del verde pubblico e la presenza dei fiori, che rimangono elementi imprescindibili per un elevato benessere di vita e a una mirata accoglienza turistica. I Comuni otterranno sempre il cartello con la valutazione espressa in numero di fiori variabili da uno a quattro, ma cambieranno i criteri di valutazione. Le fioriture, infatti, rappresenteranno solo il 60% del giudizio, mentre entrano in valutazione, il decoro urbano per un 20% e la sostenibilità ambientale per l’altro 20%. Un occhio quindi alla tenuta delle piazze, dei parchi, della comunicazione visiva, delle percentuali di raccolta differenziata e delle iniziative a sostegno della tutela ambientale. Tra le novità anche la valutazione della cura dei Cimiteri. Certificare la propria città significherà quindi dare un’identità di luogo altamente curato. A tal fine Uncem ha riconfermato ad Asproflor il pieno sostegno e supporto, già a partire da febbraio con la diffusione delle linee guida della certificazione a tutti i Comuni italiani.