Italia Startup Visa è il programma che vuole attrarre e trattenere in Italia talenti imprenditoriali con una forte connotazione innovativa. E l’ultima valutazione del Ministero dello Sviluppo economico sembra essere piuttosto positiva poiché alla fine dello scorso anno sono state 419 le candidature ricevute, 102 delle quali pervenute proprio negli ultimi 12 mesi. Inviate secondo una procedura semplificata (online, bilingue e accelerata) rispetto a quella ordinaria, le applicazioni sono valutate da un Comitato tecnico dal punto di vista della fattibilità e del carattere innovativo del progetto imprenditoriale proposto.
A oggi circa un un progetto imprenditoriale su due ha ottenuto il parere favorevole del Comitato. I candidati che hanno ricevuto una valutazione positiva si attestano in media sui 36 anni di età, provengono da 31 Paesi di tutti i continenti (Russia, Cina e Stati Uniti i più rappresentati) e sono in genere altamente qualificati dal punto di vista accademico: il 92% ha una laurea, per lo più in ingegneria o in altre discipline scientifico-economiche.
Nello specifico i campi di studio appaiono molto eterogenei: principalmente si tratta di discipline scientifiche, come informatica e ingegneria (quest’ultima con 55 casi, risulta il background più ricorrente tra i candidati ammessi) ma frequenti sono anche i profili di tipo economico-manageriale (marketing incluso), gli studi di design, nonché alcune discipline umanistiche e delle scienze sociali (come ad esempio relazioni internazionali). Lanciato dal Ministero dello Sviluppo Economico il 24 giugno 2014, Italia Startup Visa si rivolge ad imprenditori non Ue che intendono avviare un’impresa innovativa nel nostro Paese.
La procedura si chiude in non più di 30 giorni dall’invio di una candidatura completa, ruota intorno ad un comitato di rappresentanti dell’ecosistema innovativo, coordinato dal Mise ed è gratuita. A partire dal 23 dicembre 2014, con il lancio di Italia Startup Hub, l’applicabilità della procedura semplificata prevista da Italia Startup Visa viene estesa ai cittadini non UE che già risiedono in Italia con regolare permesso di soggiorno e che intendono rimanere nel nostro Paese per costituire una startup innovativa. La procedura ISH permette di convertire il precedente permesso (ottenuto, ad esempio, per ragioni di studio) in un “permesso per lavoro autonomo startup” senza dover uscire dal territorio italiano e godendo delle stesse modalità accelerate e semplificate riservate ai beneficiari di visti startup.