L’esito del referendum sulle fusioni ha dato vita a 5 nuovi Comuni che sono nati con questa consultazione. Si tratta di un passo importante per la modernizzazione dell’assetto degli enti locali della regione Veneto.
L’operazione dovrebbe, secondo quanto riferito dalla presidente Anci Veneto Maria Rosa Pavanello, “garantire migliori servizi ed ancora più efficienza impattando positivamente sulla qualità della vita dei cittadini”.
I nuovi 5 comuni sono: Colceresa (Mason e Molvena), Valbrenta ( Cismon,Valstagna, San Nazario e Campolongo) , Lusiana-Conco in provincia di Vicenza; Valbelluna (Mel, Lentiai e Trichiana) in provincia di Belluno; Pieve del Grappa (Crespano e Paderno del Grappa) in provincia di Treviso.
L’Anci Veneto ricorda che per i Comuni istituiti a seguito di procedimento di fusione sono previste: l’erogazione del contributo straordinario statale per 10 anni a decorrere dalla fusione; nell’erogazione del contributo straordinario regionale la priorità nell’assegnazione degli spazi finanziari regionali va ai Comuni istituiti per fusione a decorrere dal 2011; l’esclusione dall’assoggettamento dell’obbligo associativo per i comuni istituiti mediante fusione che raggiungono una popolazione pari o superiore a 3.000 abitanti o 2000 abitanti se appartenenti a Comunità montane per un mandato elettorale. E, ancora: previsione di forme premiali nelle misure di incentivazione regionale; esclusione da vincoli per le assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 100% della spesa relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente; subentro nei benefici, stabiliti dall’Unione europea o da leggi statali, di cui godevano gli enti estinti.