A questo punto viene da chiedersi come mai l’evento abbia scelto come sede di lancio proprio il capoluogo lombardo. Semplice: la relazione tra il Comune di Milano e il Comune di Fermo nasce in occasione dell’Expo 2015 e si consolida sempre più quando nel recente passato, due anni fa per l’esattezza, le Marche sono state colpite dal sisma.
“La relazione tra governo locale e ciò che Tipicità vuole esprimere è forte – ha detto il presidente di Anci Lombardia Virginio Brivio – perché nei Comuni si devono programmare e declinare politiche che supportino la tutela dell’ambiente e le filiere produttive oltre a quelle culturali”.
“Vogliamo rilanciare il progetto Tipicità grazie a un rapporto che libera un’occasione importante all’Italia dei Comuni e dei territori che può presentarsi su un palcoscenico aperto all’internazionalizzazione – ha sottolineato il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi”.
Novità importante di Tipicità 2019 è infatti la grande apertura alle comunità estere, come l’Albania, Creta e gli Stati Uniti.
Vitigni antichi, cucina, artigianato saranno quindi i protagonisti della grande vetrina. Previsti a Fermo 120 eventi e 3 padiglioni tematici. Una kermesse aperta all’internazionalizzazione, ma anche un laboratorio a cielo aperto dove le eccellenze marchigiane si esibiranno tra tradizione e innovazione.