Per favorire il rilancio degli investimenti la nota di aggiornamento al Def indica che il governo procederà all’abolizione del patto di stabilità interno che “limitava la capacità di intervento degli enti locali”. Inoltre è prevista “la riforma del codice degli appalti per rendere più snella e trasparente la gestione degli acquisti e delle forniture della PA”.
“Il Governo intende mettere in atto una serie di disposizioni per definire un sistema fiscale a misura di famiglia, alleggerendo il peso dell’imposizione tenendo conto del numero dei figli e della funzione sociale multidimensionale svolta dal nucleo familiare”. E’ quanto si legge nella nota di aggiornamento al Def.
“Nel settore universitario sono allo studio misure per agevolare l’accesso alla no tax area al fine di ampliare la platea di studenti beneficiari dell’esenzione”. E’ quanto si legge nella nota di aggiornamento al Def. “È prevista, inoltre, la stabilizzazione da parte delle Regioni – si legge ancora – del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio per gli studenti meritevoli, ma privi di mezzi e la semplificazione delle procedure amministrative necessarie all’erogazione delle borse di studio”.
Per il 2018, i proventi derivanti dalle vendite di immobili pubblici dovrebbero ammontare a 690 milioni, di cui 50 milioni per le vendite di immobili delle Amministrazioni centrali, 400 milioni per le vendite effettuate dalle Amministrazioni locali e 240 milioni per le vendite degli Enti di previdenza. Le dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico per gli anni 2019 e 2020 sono stimate, rispettivamente, pari a 730 milioni e 670 milioni. E’ quanto si legge nel Def.
Per i fondi gestiti da Invimit Sgr, società interamente partecipata dal MEF, le Relazioni Semestrali al 30 giugno 2018 evidenziano che gli immobili pubblici apportati a detti fondi hanno un valore pari a circa 1.086 milioni. A fronte di tali apporti sono state emesse quote che verranno successivamente collocate sul mercato. I proventi generati dalla vendita delle quote dei fondi Invimit potranno essere contabilizzati a riduzione dell’indebitamento netto negli anni in cui tali vendite saranno realizzate, contribuendo indirettamente al contenimento del debito pubblico.