“Bisogna tornare alla possibilità di utilizzare l’appalto integrato, con regole che evitino gli abusi. E bisogna superare l’effetto bloccante del contenzioso, pensando a modalità che permettano di andare avanti con l’opera anche in caso di ricorso e prevedano il pagamento di una quota dell’utile se l’ impresa perde la causa”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, al Sole 24 Ore.
“Il 92% dei Comuni – ha ricordato Decaro – ha in bilancio avanzi che per un motivo o per l’altro non può utilizzare. L’obiettivo di superare il problema è urgente e condiviso. Ma i fondi, una volta liberati dalle regole contabili, devono poter essere utilizzati. E qui interviene il capitolo appalti. Chiediamo di poter tornare a fare l’appalto integrato, in cui il progetto esecutivo viene realizzato dall’impresa sulla base del definitivo preparato dall’ amministrazione. Nel Codice appalti era stato introdotto il divieto per fermare gli abusi e gli sprechi prodotti soprattutto dalle grandi stazioni appaltanti. Ma poi Anas e Ferrovie hanno ottenuto deroghe, e il cerino è rimasto in mano ai Comuni che dopo anni di blocco al turn over non hanno le competenze per fare la progettazione esecutiva. E poi chiediamo di mettere un freno alle “liti temerarie”.