Entra nel vivo il dibattito sull’obbligatorietà delle vaccinazioni, dato però l’approssimarsi dell’avvio del nuovo anno scolastico, la mancata attuazione dell’Anagrafe nazionale vaccini potrebbe determinare un appesantimento delle procedure burocratiche a carico le famiglie e delle scuole. A tale proposito sono intervenuti con una circolare il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in vista della scadenza termine prestabilito, fissato per il 10 luglio.
Dai due Dicasteri sono state promosse le seguenti semplificazioni: per bambine e bambini in età compresa tra 6 e 16 anni, qualora non si tratti di prima iscrizione scolastica resterà valida la documentazione già presentata per l’anno 2017-2018, sempre che il minore non debba effettuare nuove vaccinazioni o richiami. Per i bimbi da 0 a 6 anni e per la prima iscrizione alle scuole (minori 6 – 16 anni), basterà invece una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione.
La principale novità sul tema è rappresentata dalla costituzione dell’Anagrafe nazionale vaccini, indispensabile per semplificare la vita delle famiglie ed evitando certificazioni soprattutto nei casi di cambio di residenza. Il decreto ministeriale è già pronto e seguirà al più presto il suo iter procedurale. In seguito decollerà l’Anagrafe nazionale, utile per il monitoraggio vaccinale. Attraverso il sistema nazionale degli eventi avversi gestito da Aifa, le segnalazioni potranno essere comunicate dai professionisti sanitari, dai soggetti vaccinati o dai loro genitori. Prende, infine, il via il Tavolo degli esperti indipendenti, che consentirà di produrre le evidenze scientifiche a sostegno delle scelte dei decisori.