La Commissione europea guarda alla realizzazione di uno spazio dedicato all’istruzione, entro il 2025, attraverso una serie di misure, tra cui una nuova strategia per i giovani e un’agenda per la cultura. Le diverse iniziative sono tese ad aumentare la mobilità per l’apprendimento e le possibilità di istruzione nell’Ue, a fornire a ragazzi e ragazze i mezzi per agire in autonomia e responsabilità, in particolare incoraggiandoli a partecipare alla vita civica e democratica, come pure a intendere sempre più la cultura come strumento di progresso sociale e crescita economica in Europa. La nuova agenda per la cultura mira quindi a sensibilizzare i cittadini sul patrimonio culturale europeo condiviso pur nella sua diversità, sfruttando appieno la forza dei saperi nella costruzione di un’Unione più giusta e più inclusiva, sostenendo altresì l’innovazione, la creatività, la crescita e posti di lavoro sostenibili.
“Le politiche a favore dell’istruzione, della cultura e dei giovani hanno un ruolo centrale nella costruzione di un’Europa resiliente, competitiva e solidale per il futuro. Le proposte che presentiamo oggi, insieme al primo pacchetto adottato a gennaio, dimostrano che la Commissione è fortemente impegnata a realizzare una serie di obiettivi ambiziosi, in collaborazione con gli Stati membri. Grazie a tali azioni procederemo verso uno spazio europeo dell’istruzione, rafforzeremo l’identità europea e forniremo ai cittadini, in particolare i giovani, i mezzi per agire in autonomia e responsabilità – ha detto il commissario per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, Tibor Navracsics – “.
Per il periodo 2019-2027 la nuova strategia comprenderà nuovi mezzi per rendere i giovani europei autonomi e responsabili e a dare loro maggior voce in capitolo nell’elaborazione delle politiche dell’Ue; proposte di raccomandazioni del Consiglio sui sistemi di educazione e cura della prima infanzia di alta qualità, per gettare le basi di una vita di successo; il riconoscimento reciproco dei diplomi e dei periodi di apprendimento all’estero per agevolare la mobilità per l’apprendimento in Europa; migliore insegnamento e apprendimento delle lingue per garantire che la conoscenza approfondita delle lingue straniere sia più diffusa tra i giovani.