Con 38 domande per una richiesta complessiva di oltre 3,7 milioni di contributi, si è chiuso, il 30 aprile, il bando della Regione Liguria dedicato al finanziamento di interventi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici nei piccoli Comuni, sotto i 2.000 abitanti. Tra gli interventi oggetto di finanziamento del bando: ristrutturazione termica all’acquisto e installazione di impianti da energia rinnovabile, diagnosi energetica degli edifici, spese per la progettazione, realizzazione di rete di teleriscaldamento.
I comuni che hanno fatto richiesta di finanziamento sono: 16 in provincia di Savona (Arnasco, Calice Ligure, Unione dei Comuni del Beigua, Garlenda, Giustenice, Bormida, Murialdo, Roccavignale, Cosseria, Osiglia, Pallare, Ortovero, Pontinvrea, Stellanello, Testico, Vezzi Portio); 14 in provincia di Imperia (Bajardo, Bardineto, Chiusanico, Dolcedo, Mendatica, Rocchetta Nervina, Pieve di Teco, Prelà, San Biagio della Cima, Vallebona, Montalto Carpasio, Diano San Pietro, Perinaldo, Montegrosso Pian Latte); 5 in provincia di Genova (Mezzanego, Tiglieto, Santo Stefano d’Aveto, Castiglione Chiavarese, Valbrevenna); 3 in provincia della Spezia (Bonassola, Carro, Zignago).
“La richiesta complessiva – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – è andata oltre rispetto la copertura di 2 milioni di euro, dimostrazione che il bando ha saputo cogliere nel segno, andando incontro alle istanze dei piccoli Comuni, raccolte durante i lavori del tavolo dell’energia dall’assessore Edoardo Rixi. A breve verranno avviate le istruttorie delle domande per valutare l’ammissibilità dei progetti”. “Sicuramente – ha aggiunto Benveduti – è un buon punto di partenza per avviare ulteriori misure e strategie che abbiano lo scopo di rendere la Liguria, gli enti locali, gli edifici pubblici e privati sempre più ambientalmente sostenibili, nell’ottica di una programmazione energetica complessiva indispensabile allo sviluppo della nostra regione e di tutti i comparti produttivi collegati”.
L’iniziativa tiene in considerazione le richieste espresse dai piccoli Comuni nel tavolo dell’energia e dei protocolli sottoscritti con le associazioni di categoria e dei sindacati. I criteri concordati, inoltre, garantiscono procedure più snelle per interventi efficaci sul territorio, in particolare negli edifici pubblici in modo da consentire ai piccoli Comuni di intervenire negli immobili di proprietà, rendendoli più efficienti dal punto di vista energetico. Dalle azioni di restyling energetico, potranno derivare risparmi per le casse comunali che potranno poi essere reinvestiti sul territorio e in servizi per i cittadini. Tra gli interventi che potranno essere oggetto di finanziamento: ristrutturazione termica all’acquisto e installazione di impianti da energia rinnovabile, diagnosi energetica degli edifici, spese per la progettazione, realizzazione di rete di teleriscaldamento.