Prevenzione e gestioni dei rischi ambientali, infrastrutture stradali, piste ciclabili, servizio idrico integrato, restyling dei porti Sono questi i settori che verranno finanziati dal Cipe con gli ultimi riparti del Fondo nazionale di sviluppo e coesione 2014/2020. Il Comitato interministeriale ha stanziato risorse per investimenti compresi nei Piani operativi infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e beni culturali. Relativamente ai primi due comparti, alle aree marchigiane sono stati assegnati 132,8 milioni di euro (che si aggiungono ai 20 milioni dei beni culturali). “Una pioggia di opportunità che si abbatte uniformemente sul territorio, consentendo di realizzare interventi attesi per migliorare le infrastrutture locali – ha detto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli –. Vengono date risposte alle esigenze più rilevanti, delineando un quadro di investimenti che rafforza la competitività e la dotazione di servizi individuati dalla programmazione regionale, d’intesa con gli Enti locali”. “Le risorse – ha aggiunto Crescioli – integrano fortemente le richieste storiche dei territori, il vissuto delle loro esigenze, con le strategie regionali e nazionali, in stretta sinergia con quanto i fondi europei prevedono per le aree interne”. Gli investimenti infrastrutturali verranno sostenuti con 117,8 milioni di euro (84,6 per il trasporto ferroviario e stradale, 29,2 per quello sostenibile urbano, 4 per la portualità), mentre a quelli ambientali sono destinati 15 milioni di euro.
L’accorpamento provinciale dei finanziamenti mette in evidenza che l’area pesarese beneficerà di oltre 32 milioni di investimenti, la provincia di Ancona di 34,3 milioni, il maceratese di 28,8 milioni, la provincia di Fermo di 17,2 milioni e quella di Ascoli Piceno di 20,3 milioni di euro. Gli interventi rivolti al trasporto sostenibile urbano comprenderanno la ciclovia Adriatica, quella turistica del Metauro, la turistica del Foglia, quella turistica dell’Esino e la ciclovia turistica del Tenna. Altri cinque interventi riguarderanno il dragaggio e la manutenzione straordinaria delle infrastrutture portuali di Fano, di Senigallia, di Numana, Civitanova Marche, Porto San Giorgio, San Benedetto del Tronto. Nel settore ambientale (servizio idrico integrato) 5 milioni serviranno alla separazione della rete fognaria acque bianche e nere nell’agglomerato industriale di Ascoli Piceno-Maltignano, 2 milioni all’eliminazione degli scarichi a mare del sistema fognario di Ancona e Falconara Marittima. Altri 8 milioni di euro serviranno, infine, al completamento delle opere di difesa costiera a Montemarciano e Falconara nord.