Un sistema di relazioni sindacali semplificato, risorse decentrate più stabili e una maggiore flessibilità organizzativa. Sono le principali novità del nuovo contratto degli enti locali firmato lo scorso febbraio che riconosce a circa 470.000 dipendenti di Comuni, Città metropolitane, Province, Regioni e Camere di commercio gli incrementi di stipendio per il 2016-2018.
Il contratto archivia la concertazione visto che il sistema delle relazioni sindacali viene articolato in due modelli: della partecipazione e della contrattazione integrativa. Esso premia chi è disposto ad assumersi maggiori responsabilità e semplifica la costituzione del fondo per la contrattazione integrativa, grazie al consolidamento della parte stabile e regole più chiare per l’alimentazione della parte variabile del fondo.
La sua principale novità è l’avvio, grazie a modifiche dei regolamenti organizzativi, della vice-dirigenza con possibilità di delegare il potere di firma ai quadri intermedi. Un’innovazione che si accompagna alla maggiore flessibilità nell’utilizzo dei contratti a tempo determinato venendo incontro alla pluralità di esigenze che arrivano dagli enti locali.
Queste novità saranno illustrate nel corso del seminario che Anci e Conferenza delle Regioni hanno organizzato a Roma per oggi, 20 marzo, dalle 10 alle 16.30, presso la sala conferenze della sede nazionale dell’Associazione. Le iscrizioni all’evento sono chiuse ma è possibile seguirne i lavori in diretta streaming sul sito www.anci.it/index.cfm