Roma Capitale sta per adottare il regolamento di polizia urbana, che dovrebbe essere approvato prima dell’estate. La nuova disciplina conterrà diverse misure tese a migliorare la vivibilità della Città Eterna. Da segnalare soprattutto l’introduzione del così detto “mini-daspo” che sarà applicato nel centro storico e in altre aree della movida. Quattro le fattispecie interessate: “l’abusivismo commerciale, i parcheggiatori abusivi, i casi di ubriachezza manifesta e gli atti contrari alla decenza in luogo pubblico come, ad esempio, la prostituzione in modalità ostentate”. Il ‘mini-daspo’, in linea con il decreto Minniti, permetterà ai vigili non solo di sanzionare (multe da 300 a 900 euro), ma anche di obbligare i trasgressori ad allontanarsi dalle aree in cui svolgano attività illegali per 48 ore. Saranno colpite anche altre “pratiche” considerate illegittime e/o inopportune come l’attività dei “centurioni” nei pressi dei monumenti e nei luoghi di pregio artistico, storico o interessati da flussi turistici, e il fenomeno del rovistaggio nei cassonetti dei rifiuti. Scatterà invece il Daspo urbano vero e proprio per chi si sia ripetutamente reso protagonista di lesioni al decoro, ossia l’allontanamento fino a 12 mesi. Stessa misura, ma per un periodo da 1 a 5 anni, per chi venda droga nelle discoteche e locali di intrattenimento.
Infine, e sempre nell’ottica di avere città più vivibili e pulite, il decreto Minniti affida al giudice la possibilità di disporre il ripristino o la ripulitura dei luoghi o il risarcimento, per chi deturpi o imbratti beni immobili o mezzi di trasporto pubblici o privati.