E’ stato appena firmato il protocollo d’intesa tra Roma Capitale, Conai e Ama per il potenziamento della raccolta differenziata in città. Il modello di differimento dei rifiuti urbani porta a porta verrà implementato a partire dalla fine di febbraio con la distribuzione di nuovi kit nei Municipi VI e X, coinvolgendo circa 500.000 abitanti. L’accordo è stato siglato il 17 gennaio in Campidoglio alla presenza del Sindaco Virginia Raggi, del presidente di Conai, Giorgio Quagliuolo e del presidente di Ama, Lorenzo Bagnacani.
Il documento prevede l’implementazione del modello di raccolta differenziata domiciliare per il conferimento degli imballaggi in plastica e metalli (multimateriale leggero), vetro monomateriale, carta e cartone, frazione organica e residuo non riciclabile. Il nuovo sistema di raccolta partirà progressivamente in ogni Municipio, interessando di volta in volta le aree di distribuzione delle attrezzature. La consegna delle attrezzature verrà effettuata da una società individuata da Ama attraverso gara e ogni squadra di distribuzione sarà affiancata da facilitatori, che avranno il compito di illustrare il funzionamento del nuovo sistema di conferimento, esposizione e ritiro agli utenti. Una parte essenziale del protocollo d’intesa appena firmato comprende la predisposizione di un programma esecutivo per lo sviluppo della stessa raccolta differenziata, redatto da Ama con il supporto di Conai e approvato da Roma Capitale, che adotterà le misure amministrative utili per la regolamentazione del nuovo servizio, mettendo inoltre a disposizione diversi vigili urbani per il supporto agli operatori impiegati nell’avvio del servizio e per il rispetto dell’ordinanza, che regolamenterà la nuova raccolta.
Proprio in questi giorni il titolare dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha definito grave quanto improcrastinabile la situazione dei rifiuti di Roma, sottolineando che non può essere derubricata a polemica politica elettorale.
“E’ una realtà che purtroppo si trova ogni giorno sotto gli occhi di tutti gli abitanti della capitale. Il Ministero dell’Ambiente da tempo chiede un piano serio per dotare la città degli impianti necessari a risolvere la gestione del ciclo dei rifiuti di una città di 4 milioni di abitanti che è la capitale del Paese e la città d’arte più importante del mondo. I tre impianti di cui il Comune parla sono assolutamente insufficienti ad affrontare credibilmente il problema e peraltro l’iter della loro realizzazione appare ancora in fase embrionale e la localizzazione ancora in corso di concertazione con i Municipi interessati. Ciò che il Ministero dell’Ambiente da mesi in ogni sede istituzionale chiede al Sindaco, a tutela del decoro e dell’immagine della capitale, è di far fronte ai doveri che in questo campo stanno in capo al primo cittadino. Solo questo. E questo finora è mancato”.
Il nuovo accordo del Comune di Roma, Conai e Ama “concretizza nei fatti il nostro piano per la gestione dei materiali post-consumo e si affianca a tutte le altre azioni che stiamo mettendo in campo per un reale cambio di rotta – ha dichiarato il primo cittadino Virginia Raggi -. Da quando ci siamo insediati stiamo lavorando senza sosta per dare a Roma soluzioni strutturali nella gestione dei rifiuti. Abbiamo una nuova visione strategica e innovativa per il futuro della città e la stiamo concretizzando passo dopo passo. Nel corso del 2018 aumenteranno notevolmente i cittadini serviti dal nuovo modello di raccolta domiciliare fino a diventare circa 1milione e 200 mila”.
“Potenziare la raccolta e valorizzare economicamente i materiali differenziati riciclabili – ha aggiunto l’assessore alla Sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Pinuccia Montanari – è lo scopo dell’accordo appena siglato con Ama e Conai. Il riuso, il riciclo e il recupero di materia sono al centro delle nostre azioni, questa è la strada che vogliamo intraprendere per avviare Roma verso una nuova economia circolare, sempre più necessaria per il futuro della città e delle nuove generazioni”.