Sono stati pubblicati i dati del “Censimento generale del personale in servizio presso gli Enti locali”, curati dal Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che gestisce la raccolta delle informazioni sul Conto annuale. La media nazionale dell’incidenza della spesa per il personale in rapporto alle spese correnti nel 2016 risulta stabile rispetto alla rilevazione 2015, mentre risulta in diminuzione il personale a tempo indeterminato in servizio (401.334 unità rispetto alle 422.168 registrate a fine 2015), la cui età anagrafica media è più alta dell’anno precedente nelle fasce 60-64 e over 65.
Sul piano della gestione finanziaria risultano in aumento negli ultimi anni gli enti in condizioni di dissesto, riequilibrio finanziario pluriennale e di deficit strutturale, fattore che produce conseguenze negative sull’occupazione. Rispetto al pareggio di bilancio, hanno dichiarato di essere in regola 7.666 Comuni, 9 Città metropolitane e 65 Province. Per quanto riguarda le modalità di gestione dei servizi, oltre il 63% è gestito in economia diretta. Sono invece 2.758 i Comuni che fanno parte di una unione, soprattutto per gestire in forma associata il catasto, la polizia locale, la protezione civile, i servizi finanziari e i servizi sociali. Tra gli altri dati rilevati ci sono poi quelli sulla conclusione della procedura di ricollocamento dei dipendenti delle Province (oggi Enti di area vasta) dichiarati in soprannumero e inseriti nelle liste di mobilità gestite dal Dipartimento della Funzione pubblica.