Il dossier Metroweb non è un ‘binario morto’ per Telecom, è presto per mettere sul tavolo temi di governance ma insieme le due società stanno studiando un piano industriale con un obiettivo ambizioso che, se confermato, da solo di fatto sarebbe sufficiente a realizzare gran parte del ‘fiber to the home’. Sul fronte delle operazioni straordinarie invece si entra nel vivo della cessione Inwit. Domani infatti sono attese le offerte per il 45% della società delle torri. In Brasile invece la cessione del portafoglio torri (6.481) ad American Tower dovrebbe chiudersi nei prossimi mesi. Oggi è stata trasferita la terza tranche (182 torri) per circa 84 milioni di reais. Con Metroweb invece «stanno lavorando a un piano industriale per vedere se ha senso lavorare insieme su un’infrastruttura per coprire 250 comuni italiani» ha detto il presidente di Cdp Claudio Costamagna a margine della presentazione del piano industriale della Cassa. «Al termine, se i risultati saranno buoni, ci siederemo al tavolo con Telecom per decidere come collaborare insieme: potrebbero esserci interventi sulla struttura azionaria o anche no» aggiunge Costamagna. Per ora in campo ci sono i tecnici, «i risultati finali non li abbiamo ancora visti, ma sembra siano molto positivi». Gli obiettivi, ha detto ancora, sono sostanzialmente due: «Favorire al massimo il piano del governo per creare un’infrastruttura e, visto che abbiamo una partecipazione in Metroweb, valorizzarla». Secondo l’ad Fabio Gallia però non si parla di disimpegno. La partecipazione che Cdp, attraverso il Fsi, ha in Metroweb «è stabile – ha detto – nel nostro portafoglio di lungo periodo». Metroweb avrebbe dunque tre tavoli aperti, oltre a quello con Telecom uno con Enel e uno con Vodafone e Wind. Su quest’ultimo fronte in particolare c’è una lettera d’intenti che scade a fine anno ma le trattative sembrano essersi raffreddate. «Stiamo parlando anche con Vodafone e Wind, anche se su uno spettro più limitato, e con Enel sulle zone C e D (quelle a fallimento di mercato, ndr)». Telecom però sembra essersi mossa d’anticipo e ha esteso a inizio dicembre il suo Piano di Copertura in Fibra con orizzonte temporale a fine 2018 ad altri 1146 comuni in quei due cluster, dove dunque non arriveranno più le sovvenzioni del Governo.