Un programma a tutto tondo per promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione al rispetto, favorendo il superamento di pregiudizi e disparità secondo i principi espressi dall’articolo 3 della nostra Costituzione.
Con questo progetto il Miur mette a disposizione delle scuole risorse e strumenti operativi specifici, pensati per l’avvio di un percorso che si prolungherà nel tempo, volto ad accompagnare quel cambiamento positivo della società che la scuola può e deve contribuire a realizzare.
Con il Piano appena presentato vengono stanziati 8,9 milioni di euro per iniziative tese all’educazione al rispetto e alla stessa formazione degli insegnanti. In particolare, 900.000 euro serviranno per l’ampliamento dell’offerta formativa, 5 milioni (fondi Pon) per il coinvolgimento di 200 scuole nella realizzazione di una rete permanente di riferimento su questi temi. Altri 3 milioni di euro sono, invece, messi a disposizione per la formazione del personale docente.
“Le linee guida del progetto – ha detto il titolare del Miur Valeria Fedeli – sono frutto di un lavoro di confronto importante, portato avanti con l’obiettivo di trovare il massimo equilibrio e la più ampia condivisione. Quello che mi rende particolarmente orgogliosa è non solo aver formalmente attuato una prescrizione normativa, ma aver dato alle scuole uno strumento culturale importantissimo per combattere le disuguaglianze e gli stereotipi: la legge 107 punta a rendere centrale l’educazione al rispetto e alla libertà dai pregiudizi, riconoscendo dignità a ogni persona, senza esclusioni, nell’uguaglianza di diritti e responsabilità per tutte e tutti”.
Sono state altresì emanate le “Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyber bullismo” previste dalla legge 71 approvata in Parlamento a maggio del 2017, che saranno uno strumento flessibile e aggiornabile per rispondere alle sfide pedagogiche legate alla costante evoluzione delle nuove tecnologie.
“La legge attribuisce ad una pluralità di soggetti compiti e responsabilità ben precisi, ribadendo il ruolo centrale delle scuole, che devono individuare un docente referente per raccogliere e diffondere le buone pratiche educative – ha sottolineato Fedeli -. Attraverso queste Linee di orientamento sosteniamo ancora di più le istituzioni scolastiche nel contrasto di questi fenomeni”.
Tra i diversi punti del Piano vi è inoltre il rafforzamento degli Osservatori attivi presso il Ministero dell’Istruzione sui temi dell’integrazione, dell’inclusione e per la promozione di iniziative nell’ambito della parità fra i sessi e della violenza contro le donne.
Il programma prevede, infine, il lancio, il 21 novembre, del nuovo Patto di corresponsabilità educativa per rinsaldare il rapporto scuola – famiglia.