Continua ad aumentare la fiducia di consumatori e per le imprese l’indice di propositività e di ottimismo tocca, in queste settimane, il livello più alto degli ultimi dieci anni. Per le famiglie la componente economica generale e quella legata alla fiducia nel prossimo futuro sembrano aumentare, mentre l’incremento risulta un po’ più contenuto per la sfera personale e per quella legata all’immediato presente.
Più in dettaglio, dai dati Istat emerge un deciso aumento del saldo sia dei giudizi sia delle aspettative riguardanti la situazione economica del Paese, nonché un forte ridimensionamento delle aspettative sulla disoccupazione. Migliorano anche il saldo relativo all’opportunità dell’acquisto di beni durevoli e il numero di quanti ritengono possibile risparmiare nell’arco del prossimo anno. Con riferimento alle imprese viene riscontrato un aumento del clima di fiducia in tutti i settori tranne i servizi (che restano stabili a 107 punti). Il clima migliora nell’ambito manifatturiero, in quello delle costruzioni e nel commercio al dettaglio, rispettivamente, da 108,5 a 110,4 punti, da 128,4 a 132,1 e da 105,3 a 108,8. Nella manifattura e nelle costruzioni, l’aumento dell’indice è dovuto al miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini. Nel commercio al dettaglio si registra una lieve diminuzione del saldo relativo alle vendite correnti mentre aumentano le aspettative sulle vendite future.
Il dato, afferma il Codacons, fornisce “buone speranze per i consumi invernali e, soprattutto, per quelli legati alle festività natalizie. La consistente crescita dell’indice del clima di fiducia dei consumatori registrato dall’Istat a settembre è un segnale importante per l’andamento dell’economia italiana nei prossimi mesi – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi. Maggiore fiducia e ottimismo da parte delle famiglie si traduce infatti in una più alta propensione alla spesa nel breve periodo, un fattore cruciale ai fini della ripresa dei consumi – ha aggiunto – Per questo motivo possiamo affermare che se la fiducia dei consumatori si manterrà a questi livelli, senza dubbio i consumi natalizi torneranno a salire, dopo anni di continua spending review da parte degli italiani”.