Sul caro mutui è botta e risposta tra a Cassa depositi e il presidente dell’Anci Antonio Decaro. «I mutui della Cdp sono a tassi di usura, il governo ci deve aiutare a ricontrattarli come ha già permesso di fare alle Regioni» denunciava sabato in una intervista a La Stampa il sindaco di Bari e numero uno dell’Associazione dei comuni italiani, Antonio Decaro. Ma la replica da parte dell’istituto di credito non si è fatta attendere: “Per espressa previsione normativa – è scritto in una nota – i tassi di interesse praticati dalla Cdp devono essere tempo per tempo calcolati per rispettare, al momento della loro rilevazione, le condizioni massime di tasso determinate dal Ministero dell’economia e delle finanze per i mutui con oneri a carico dello Stato (rischio Repubblica Italiana). Inoltre, sempre per espressa previsione normativa, le condizioni finanziarie che regolano i mutui concessi dalla Cdp agli enti locali devono garantire l’uniformità di trattamento per tutti gli enti e sono pubblicate settimanalmente sul sito istituzionale di Cdp e, per estratto, su un quotidiano economico a rilevanza nazionale così da assicurare la massima trasparenza”. Cassa depositi segnala di aver “già attivato (in particolare negli ultimi anni) e si è resa nuovamente disponibile ad attivare, anche sulla base delle proficue interlocuzioni con la stessa Anci, operazioni di rinegoziazione dei mutui in essere, cogliendo tutte le opportunità consentite dall’ordinamento, così da liberare risorse finanziarie in favore degli enti locali”.
“L’espressione tassi da usura è forte, me ne rendo conto – ribatte a sua volta Decaro -, io l’ho usata per porre un problema molto serio E’ un fatto che i tassi praticati in passato non siano concorrenziali con quelli di un normale istituto di credito. Non intendevo dare la responsabilità della attuale situazione alla Cassa depositi e prestiti, certo. Tuttavia Anci da tempo, come la Cdp sa, chiede di rivedere i tassi uniformandoli a quelli praticati ad altre pubbliche amministrazioni. Mi auguro che l’operazione che lo Stato ha fatto, investendo risorse perché le Regioni potessero ricontrattare i mutui, possa essere avviata anche con i Comuni. Auspico che si trovino le risorse necessarie per innescare una nuova fase di investimenti per quegli enti che sopportano un costo relativo agli interessi, risalente a vecchi debiti, non più sostenibile”.