Un Trentino che si afferma tra le prime 50 regioni d’Europa per benessere e qualità della vita, con un Pil pro capite a livello della Germania, pari a 35.500 euro circa (media nazionale 27.800) e un welfare che contiene efficacemente disagi e rischio-povertà. Ma anche un Trentino a cui il Patto di garanzia firmato dalla Provincia con il Governo nel 2014, ha consegnato un quadro più certo e stabile sul versante della finanza pubblica e che grazie agli investimenti realizzati può affrontare con maggiore determinazione il calo delle risorse determinatosi negli ultimi anni per effetto del concorso al risanamento del deficit dello Stato.
E’ un quadro dai colori brillanti quello delineato dal Defp 2017 (proiettato nel 2018-2020), il Documento di economia e finanza provinciale approvato ieri dalla Giunta riunita in seduta straordinaria. Il Defp fotografa l’esistente, delineando altresì gli obiettivi e le priorità per i prossimi tre anni. “Rispetto all’andamento degli ultimi anni – ha spiegato il governatore Ugo Rossi – emergono degli elementi decisamente positivi, c’è una rinnovata capacità a competere da parte della nostra economia e soprattutto una ripresa della fiducia, sia delle famiglie che delle imprese. Veniamo non da una semplice crisi ma da una lunga fase di cambiamenti che ha profondamente modificato il contesto e l’approccio della finanza pubblica. In particolare abbiamo tenuto ferma la spesa corrente, senza modificare la qualità dei servizi, anzi in qualche caso accrescendola. Questo significa che la spesa è stata di fatto ridotta. Risultati come questo sono raggiungibili solo con un gioco di squadra, con il contribuito degli Enti locali che hanno lavorato con noi facendo la loro parte, da protagonisti del sistema. Abbiamo oggi livelli di benessere pari a quelli delle regioni più avanzate della Germania o della Svezia, e abbiamo anche maggiore equità, grazie all’insieme delle nostre politiche sociali, che sostengono chi ha più bisogno ma al tempo stesso lo stimolano ad impegnarsi per cambiare la propria situazione. Il Defp riporta una previsione di crescita del Pil trentino prudente come sempre abbiamo fatto, ma gli ultimi dati dicono che il dato sarà confermato al rialzo, e sappiamo che ogni punto percentuale di Pil si traduce in entrate per 45/50 milioni”.
Il Documento di economia e finanza provinciale-Defp è uno strumento di programmazione economico-finanziaria introdotto nel 2015, in attuazione della disciplina nazionale sull’armonizzazione dei sistemi contabili (lgs. 118 del 2011), coerente con il Programma di legislatura e con il relativo Programma di sviluppo provinciale. Il documento, giunto alla sua seconda edizione, sottolinea in maniera puntuale l’oggettività del contesto ma indica anche gli adeguamenti imposti dai cambiamenti locali, provinciali, nazionali ed internazionali. Il Defp 2017, appena approvato, contiene le linee generali di politica economica per il triennio 2018-2020. La definizione delle azioni specifiche sarà contenuta nella nota di aggiornamento che verrà approvata in autunno, contestualmente al varo della nuova manovra di Bilancio provinciale.