“Un grande risultato, che premia lo sforzo dell’Anci e nuovamente vede accolte le proposte migliorative dei Comuni sulla Legge di stabilità. Un ulteriore passo verso il risultato di avere Comuni più forti, incentivando le Unioni e le fusioni”. Lo afferma il vicepresidente dell’Anci, Matteo Ricci, commentando l’approvazione da parte della commissione Bilancio della Camera dell’emendamento al ddl Stabilità che raddoppia il contributo per i Comuni che si uniscono o si fondono e stanzia contributi per chi, a partire dal 2014, aveva già intrapreso questo percorso. “Era chiaro – spiega Ricci – che dopo lo sblocco degli avanzi di amministrazione per i Comuni virtuosi e le modifiche al Patto di stabilità interno, serviva un incentivo maggiore sulla parte di spesa corrente dei bilanci: l’emendamento approvato va in questa direzione, con il raddoppio dei contributi per i Comuni che si fondono e per quelli che già lo hanno fatto. Per questo – aggiunge – ringraziamo i parlamentari che hanno presentato e approvato l’emendamento: l’accoglimento di questa richiesta dell’Anci servirà a rafforzare l’istituzione comunale e a semplificare il quadro istituzionale degli enti locali”. “Finalmente – osserva di rincalzo il coordinatore nazionale dei piccoli Comuni, Massimo Castelli – viene riconosciuto quello che diciamo ormai da tempo: per incentivare le Unioni e le fusioni sono necessarie risorse adeguate. E questo perché nella fase iniziale i costi possono essere elevati, mentre nel medio lungo periodo si raggiungono obiettivi di risparmio e di miglioramento nella qualità dei servizi ai cittadini. Affinché non ci ritroviamo con un’anatra zoppa – sottolinea però Castelli – ci aspettiamo ora che venga sospeso il termine del 31 dicembre per la gestione associata delle funzioni. Una riforma completa e reale – conclude Castelli – non può prescindere dalla considerazione della proposta Anci per l’istituzione di ambiti ottimali per le gestioni associate. Si tratta di un’opportunità per l’intero sistema dei Comuni”.