Intorno ad un tavolo si sono ritrovati il Sottosegretario alla Giustizia, la senatrice abruzzese Federica Chiavaroli, il sindaco Ilario Lacchetta, il direttore del carcere di Pescara Franco Pettinelli, il provveditore interregionale del dipartimento di Amministrazione Penitenziaria Cinzia Calandrino ed il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga Tommaso Navarra, per la firma di un protocollo d’intesa che prevede l’impiego di 8 detenuti del Carcere S.Donato di Pescara per la riqualificazione totale dei sentieri di montagna intorno a Farindola.
Sono già al lavoro nel Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, nella sede di Assergi, e da ieri sono impegnati nella manutenzione delle strutture turistiche di Farindola (Pescara) e poi libereranno anche la strada per Rigopiano dopo le valanghe dello scorso mese di gennaio. Otto detenuti sono al lavoro in una serie di interventi di ripristino funzionale delle strutture turistiche di Farindola.
Gli otto detenuti hanno volontariamente scelto di impegnarsi per il territorio colpito da terremoto e valanghe, in un progetto che ne vuole favorire il recupero e l’inclusione sociale tramite la rieducazione alla vita sociale e al lavoro. Il valore aggiunto è dato dall’utilità pubblica di ripristinare risorse ambientali a contatto con la natura del Parco. Il Progetto andrà avanti fino al 30 luglio e riguarderà il ripristino dell’Area Turistica in Località Ronchetti, l’Area Verde in Località San Quirico, l’Area Faunistica del Vitello d’Oro e il sentiero Codacchio, tutti in Comune di Farindola.
Il Presidente del Parco Tommaso Navarra: “Per noi è un onore ospitare queste persone che sono chiamate alla loro responsabilità dalla legge e che hanno un vivo senso di umanità e piena solidarietà con le nostre popolazioni, mettendo a disposizione gratuitamente il loro lavoro per un territorio così duramente colpito dai recenti drammatici eventi. Il loro riscatto passa anche attraverso l’esperienza che avranno sui nostri sentieri e nei nostri boschi e soprattutto con la nostra comunità che vive in simbiosi con la natura in uno scenario spettacolare da “custodire e proteggere” per dirla con parole di Papa Francesco”.