Dopo aver raggiunto la metà del proprio mandato, la Commissione europea ha pubblicato ieri la revisione intermedia della propria strategia per il mercato unico digitale. Una sintesi che fa il punto sui progressi compiuti, invita i legislatori ad esprimersi su tutte le proposte già presentate e suggerisce nuovi interventi in materia di piattaforme on-line, economia dei dati e sicurezza informatica. Dal 2015 la Commissione europea ha formulato 35 proposte legislative e iniziative politiche, come annunciato nella sua strategia per il mercato unico digitale. Appare evidente ora la necessità di concludere i rispettivi accordi politici con il Parlamento europeo ed il Consiglio su tutte le proposte, in particolare quelle relative alle norme Ue aggiornate in materia di telecomunicazioni, che favoriranno gli investimenti nelle reti ad alta velocità e qualità, indispensabili per la completa attuazione dell’economia e della società digitale. Nella comunicazione di ieri, relativa alla revisione intermedia, la Commissione ha identificato tre ambiti principali in cui è necessaria un’azione più incisiva da parte dell’Ue: lo sviluppo completo delle potenzialità dell’economia dei dati europea; la soluzione dei problemi della sicurezza informatica per proteggere i punti di forza dell’Europa; la promozione delle piattaforme on-line in quanto attori responsabili di un ecosistema Internet equo. Secondo uno studio di Eurobarometro appena pubblicato, due terzi dei cittadini europei ritiene che l’uso delle più recenti tecnologie digitali abbia un impatto positivo sulla società, sull’economia e sulla loro vita quotidiana. Gran parte degli intervistati si aspetta, inoltre, che l’Unione europea, gli Stati membri e le imprese si attivino per risolvere le questioni sollevate dalla digitalizzazione, quali ad esempio, l’impatto sull’occupazione e la necessità di disporre di competenze digitali migliori.