Fare di necessità virtù. Così potrebbe essere interpretato il trend imboccato dagli enti locali ormai da qualche anno. Per fare cassa i Comuni mettono, infatti, in conto di fare sempre più multe. Da almeno un quinquennio le previsioni di incasso dei municipi aumentano in misura esponenziale; del 20% del 2015 rispetto al 2014, del 30% dello scorso anno, rispetto al 2015.
Gli aumenti non colpiranno tutti i cittadini allo stesso modo, però. Il problema principale è che le diverse capacità di riscossione del centri – a Nord superiori che al Sud, con Napoli peggio di Roma – si tramutano in un diverso livello di pressione fiscale per i cittadini: al Nord chi è colpito, paga, al Sud buona parte delle contravvenzioni finiscono in prescrizione.
I comuni, comunque, puntano a fare cassa con le multe anche nel 2017. E se per molti l’obiettivo è quello di confermare il gettito 2016, in alcuni casi le Amministrazioni guardano a quest’anno alzando ulteriormente il target dell’incasso. Come avviene a Roma e a Milano, dove si ‘scommette’ su un aumento di oltre 20 mln. E’ quanto emerge da un’indagine dell’Adnkronos, che ha esaminato i bilanci di previsione per il 2017.
A Milano, appena messi in archivio i dati definitivi 2016, che attestano un calo del 5% delle multe tra il 2015 e il 2016, il Comune guarda già al risultato atteso per il 2017: si prevedono 22 mln in più rispetto a quanto effettivamente incassato l’anno scorso. A Roma, una delibera propedeutica al bilancio previsionale 2017, già approvata dalla Giunta per l’anno prossimo, stima un incremento di 21 milioni nelle entrate derivanti dalle multe rispetto all’anno precedente.
Non ci sono solo le grandi città. Anche nei comuni più piccoli, è considerevole l’obiettivo delle multe indicate nei bilanci di previsione, anche in relazione alla popolazione residente. Eloquente il caso di Lucca. Nel comune toscano si prevedono incassi per 5,5 mln, a fronte di 90mila abitanti. Un dato che può essere confrontato con quello di Novara: l’incasso stimato è la metà, 2 milioni 350 mila euro, anche se gli abitanti sono 105mila. In controtendenza rispetto al trend generale, si segnala il caso Asti: si prevedono 800 mila euro di incassi in meno rispetto a quanto preventivato nel 2016.
Milano. Nel bilancio di previsione, l’ammontare delle sanzioni previsto ammonta a 305 milioni di euro. Nell’assestato di bilancio 2016, le entrate da sanzioni per violazione alle norme del codice della strada effettivamente incassate ammontano a 283 milioni di euro. Rispetto a questa cifra, nel 2017, l’ammontare delle multe potrebbe quindi crescere di 22 milioni.
Roma. Per l’anno prossimo si stima un incremento di 21 milioni nelle entrate derivanti dalle multe rispetto all’anno precedente. Non solo. Nella Capitale c’è uno storico problema che riguardava l’effettiva riscossione delle sanzioni e l’Amministrazione punta per il 2017 ad aumentare la capacità di riscuotere, tentando anche di intaccare la mole di arretrato che si è accumulata.
Venezia. Con 260mila abitanti, per la voce multe e contravvenzioni il Comune prevede in bilancio oltre 21 milioni di euro.
Prato. Il comune, 200mila abitanti, prevede di incassare quasi 17 milioni di euro l’anno prossimo grazie alla sanzioni previste dal Codice della strada.
Brescia. Anche in questo caso, quasi 200mila abitanti. E le multe sono iscritte in bilancio per 21,6 milioni, tra cui spiccano i 18 per le infrazioni al Codice della strada.
Parma. Il comune, anche qui quasi 200mila abitanti, punta a un incasso, ormai divenuto strutturale nel tempo, di 14 mln.
Novara. Dimezzata nel 2017 la previsione d’incasso del Comune per le sanzioni per violazioni al codice della strada: nel bilancio preventivo sono indicati 2 milioni 350 mila euro. A fronte di 105mila abitanti.
Lucca. Con 90mila abitanti, i proventi previsti da sanzioni per la violazione delle norme del codice della strada saranno 5,5 milioni cui se ne aggiungono 2,5 da riscossione dei ruolo.
Asti. Il comune, 76mila abitanti, prevede un minor gettito delle multe: 800 mila euro di incassi in meno rispetto a quanto preventivato nel 2016. A incidere anche lo sconto del 30% per chi paga la sanzione entro quattro giorni.
Fano. La previsione di sanzioni derivanti dal codice della strada è rimasta invariata rispetto al 2016 e cioè 1.950 mila euro, con 60mila abitanti.