Alcune misure introdotte dal Governo, unite al calo degli interessi dei mutui e alla diminuzione dei prezzi degli immobili, stanno facilitando l’acquisto della prima casa per molti italiani.
A tal proposito, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha attivato, anche grazie a un protocollo d’intesa con l’ABI (Associazione bancaria italiana), un’iniziativa alla quale collaborano 167 tra istituti di credito e intermediatori finanziari: il Fondo di garanzia prima casa.
Il Fondo – come si legge sul sito del MEF – prevede la concessione di garanzie fino al 50% “della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250mila euro, per l’acquisto (ovvero l’acquisto con interventi di ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica) di immobili, non di lusso, da adibire ad abitazione principale del mutuatario”.
Il Fondo di garanzia prima casa – per il quale sono stati stanziati 650 milioni di euro, che potranno attivare circa 20 miliardi di euro di nuovi finanziamenti – rappresenta nelle intenzioni del Ministero “un importante strumento di accesso al credito per la casa a favore dei cittadini, oltre che un immediato impulso alla crescita attraverso il rilancio del settore immobiliare, anche sotto il profilo dell’efficienza energetica”.
Possono accedere alle misure di sostegno “tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non siano proprietari di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli”.
Dal momento della loro adesione all’iniziativa, le banche hanno 30 giorni lavorativi di tempo “per erogare il servizi ai cittadini, a patto che la Consap, società del MEF gestore del Fondo, abbia predisposto da almeno 30 giorni lavorativi il manuale d’uso per l’accesso delle stesse banche all’infrastruttura telematica”, sottolinea il Dipartimento del Tesoro.
Una volta attivata la procedura, i cittadini potranno inoltrare la domanda di accesso al Fondo direttamente all’istituto cui si richiede il mutuo ipotecario, utilizzando la modulistica online presente sul sito del Dipartimento del Tesoro, sul sito della Consap e sui siti di tutte le banche che aderiscono all’iniziativa.
Sia sul sito della Consap che su quello dell’ABI sono pubblicati gli elenchi delle banche presso cui è possibile richiedere le garanzie statali. Il Ministero specifica inoltre che “è previsto un tasso calmierato del finanziamento” per le seguenti categorie:
– giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni);
– nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
– conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati;
– giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico.
Però, in quest’ultimo caso, l’esito di un esperimento parla chiaro: con una busta paga e un contratto a termine, e senza garanzie da parte di terzi, solo 2 richieste di mutuo e 4 richieste di prestito personale hanno ottenuto il via libera.