A partire da questo mese, i dati relativi ai diversi importi dei carburanti per autorizzazione raccolti dal Ministero per lo Sviluppo economico contribuiscono, nell’ambito della revisione del paniere dei beni e dei servizi per il calcolo dell’inflazione, agli indici dei prezzi al consumo dell’Istat.
Dopo una fase sperimentale avviata lo scorso anno, L’Istituto nazionale di statistica ha infatti deciso di sostituire le proprie rilevazioni con i dati raccolti dall’Osservatorio prezzi carburanti realizzato in conseguenza all’obbligo da parte dei gestori degli impianti di comunicare al Mise i prezzi praticati per tutte le tipologie di carburanti (art. 51 L. 99/2009). Gli strumenti per la consultazione dei prezzi e la localizzazione degli impianti di distribuzione carburanti sono oggi a disposizione di tutti i cittadini al sito www.osservaprezzi.sviluppoeconomico.gov.it .
I dati sono inoltre rilasciati quotidianamente in Open data, a disposizione della stampa specializzata, degli Enti locali, nonché delle concessionarie autostradali al fine d’informare i viaggiatori lungo i percorsi di viaggio.