La crescita dell’attività economica nella zona euro ha accelerato leggermente a novembre, anche se le aziende hanno ancora tagliato i prezzi, elemento che sostiene le aspettative di un ulteriore allentamento, oggi, della politica Bce.
Il taglio dei prezzi ha per contro aiutato il settore privato a stimolare gli ordini. L’indice finale composito del Pmi a cura di Markit è salito a 54,2 da 53,9 di ottobre, a fronte di una lettura preliminare di 54,4.
Secondo Markit il dato suggerisce una crescita del Pil dello 0,4% nel quarto trimestre, in linea con un sondaggio Reuters.
Il sottoindice sui nuovi ordini ha toccato un massimo da quattro anni e mezzo a 54,8 da 53,6, spinto anche dal deprezzamento dell’euro.
L’indice Pmi del settore servizi è passato a 54,2 in novembre da 54,1 del mese prima. Anche in questo caso il dato definitivo è inferiore alla stima flash di 54,6, ma – segno di ottimismo – le aziende hanno aumentato il numero di dipendenti al ritmo più sostenuto degli ultimi sei mesi. L’indice sull’occupazione è salito a 52,4 da 52,3.