«Uno degli effetti più deleteri della scarsità di risorse è il declassamento di obiettivi come le politiche giovanili per dare precedenza ai servizi primari: è un modo di governare che mortifica il ruolo delle amministrazioni, limitandosi al contingente senza guardare al futuro. È fondamentale, dunque, recuperare una visione prospettica che ci faccia vedere più lontano». Così Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo calabro e coordinatore nazionale di Anci Giovani, in un passaggio dell’intervista rilasciata ieri al sito dell’Anci. «Ma per fare ciò è necessario avere risorse da investire dallo Stato. Anche per questo motivo è estremamente positivo che con la nuova legge di stabilità si sia interrotta la stagione dei tagli alle risorse per i Comuni. Così come positiva è l’attenzione del governo alle politiche giovanili – spiega – come dimostra la convenzione tra Dipartimento della Gioventù e l’Anci, per destinare fondi a sostegno delle politiche giovanili e per l’attività formativa svolta dall’Associazione». Eletto solo da alcune settimane, Callipo definisce già un nuovo percorso per gli amministratori under 35, lanciato e sostenuto dai due binari della partecipazione e della formazione. Certo, ricorda, è ancora attuale «la necessità di emanciparci dal mero dato anagrafico, per cui spesso ‘giovane’ è sinonimo di inesperienza». Ma, quasi a riprova che i giovani amministratori lo stanno già facendo, il Coordinatore tiene piuttosto a sottolineare «i punti specifici della nostra azione, che saranno messi a rete e a disposizione di tutti i Comuni: conquistare centralità e protagonismo nel confronto istituzionale, sfruttare al massimo gli strumenti di comunicazione, migliorare la formazione dei giovani amministratori, attivarci per la ricerca di nuovi canali di finanziamento, anche coinvolgendo grandi aziende». Callipo, poi, è già al lavoro per «consolidare la rete dei giovani amministratori sul territorio con il pieno coinvolgimento dei coordinatori regionali di Anci Giovani, e moltiplicando i motivi di incontro e di confronto, sia con riguardo alle tematiche che consideriamo più affini al nostro modo di sentire, come la promozione delle politiche giovanili e della cultura, sia con riferimento alle problematiche contingenti dei vari territori. Prendiamo, ad esempio, il rischio idrogeologico. Ebbene – conclude il sindaco di Pizzo calabro – su questioni così cruciali dobbiamo essere presenti con proposte e campagne di sensibilizzazione rivolte al legislatore, affinché assuma precisi impegni economici, ma anche con interventi che ci responsabilizzino sull’impiego ottimale rapido delle somme a disposizione».