Nel confronto con lo scorso anno il risultato positivo sconta sia fattori di carattere straordinario, sia il gap tra la dinamica delle spese delle amministrazioni centrali e locali, risultate in leggera contrazione anche per effetto dello slittamento di alcuni pagamenti di fine anno per motivi di calendario, nonché quella degli incassi fiscali, risultati sostanzialmente stabili. Circa i fattori di carattere straordinario, il Ministero dell’Economia e delle Finanze segnala in particolare che nel 2015 sono state effettuate: le operazioni di acquisto dei titoli di debito di alcune regioni, l’erogazione di anticipazioni di liquidità finalizzate al pagamento dei debiti pregressi delle pubbliche amministrazioni e di segno opposto, il riversamento in Tesoreria delle giacenze liquide delle Camere di Commercio. Il miglioramento del fabbisogno appare in linea con la riduzione dell’indebitamento netto tra il 2015 e il 2016, indicata nella nota di aggiornamento del Def.
Nel mese di dicembre 2016 è stato realizzato un avanzo pari, in via provvisoria, a circa 8.900 milioni, con un miglioramento di circa 5.300 milioni rispetto al saldo del corrispondente mese del 2015, quando è stata condotta l’operazione di buy-back dei titoli di debito delle regioni.
Al risultato del mese ha contribuito una riduzione delle spese legata in particolare ad effetti di calendario, che ha più che compensato il calo degli incassi fiscali, legato alle misure contenute nella Legge di stabilità 2016.