“I Comuni non utilizzano le multe per fare ‘cassa’. Lo dimostrano le elaborazioni diffuse dal centro studi ImpresaLavoro sui dati Siope relative alle sanzioni riscosse dai Comuni nel periodo 2013-2015”. Lo afferma l’Anci commentando i dati diffusi ieri che certificano una diminuzione del 17,82 % del gettito extratributario per sanzioni amministrative, ammende e oblazioni riscosso dai Comuni italiani. Come più volte l’Anci ha avuto modo di sottolineare, “i Comuni complessivamente, non hanno utilizzato le multe in forma impropria, nonostante negli ultimi cinque anni siano stati soggetti a una riduzione dei trasferimenti senza precedenti. Ancora una volta, ogni campagna condotta e volta alla denigrazione delle politiche comunali, trova una chiara smentita nei dati”.
Di parere diametralmente opposto, invece, il vicepresidente della Camera dei deputati, Simone Baldelli: “Premesso che sarebbe bene che tutti rispettassero i limiti di velocità, è ora che i Comuni la smettano di fare cassa mettendo le mani nelle tasche degli automobilisti con le multe degli autovelox, spesso posizionati a tradimento, e inizino a rispettare la legge che impone loro di rendere pubblico l’ammontare di queste multe e a destinare la metà dei proventi al miglioramento della sicurezza stradale”. Baldelli ha rilasciato questa dichiarazione illustrando un’interpellanza sul tema a Montecitorio e ha poi aggiunto: “Questo comportamento dei Comuni sottrae illecitamente somme importanti di denaro alla sicurezza stradale e ai controlli. Pertanto, l’esecutivo deve dare parere positivo all’emendamento presentato alla legge di stabilità, che introduce la sanzione della decadenza dei revisori dei conti in tutti quei Comuni in cui non si rispettino gli obblighi di legge sulla pubblicità e sulla destinazione dei proventi delle sanzioni. Sarebbe – ha concluso – un ottimo passo in avanti per la sicurezza sia stradale che economica dei cittadini”.