Il sito Amazon venne aperto nel 1995 da Jeff Bezos, per utilizzare le opportunità offerte dal web nella vendita di libri di ogni genere in tutto il mondo. Una libreria on-line per trovare qualsiasi libro in commercio comodamente seduti davanti al proprio computer. Nel primo mese dalla messa on-line, il sito ricevette ordinazioni da 50 diversi Stati e da 45 Paesi. Nel 1997 entrò in borsa. Nel 2003 Amazon coordinò una delle più grandi vendite via internet dell’epoca per un totale di un milione e 300 mila copie di Harry Potter e l’Ordine della Fenice (nel 2004). Poi il mercato si è allargato ad altri generi merceologici, sempre con grande successo. Oggi un’altra novità che porta la firma di Amazon potrebbe rivoluzionare il modo di fare la spesa: un supermercato in cui si acquista senza mettere mano al portafoglio e soprattutto senza fare la fila in cassa. La spesa effettuata verrà addebitata sulla carta di credito, grazie a un’applicazione che terrà traccia dei prodotti messi in borsa e che preleverà direttamente l’importo dovuto dalla carta dell’account del cliente, inviandogli uno scontrino virtuale all’uscita. Per adesso di Amazon go (questo il nome del progetto) esiste un solo punto vendita, a Seattle, in Blanchard Street, aperto in versione sperimentale per i soli dipendenti di Amazon, ma se le fasi dei test andranno a buon fine, il supermercato senza cassa potrebbe aprire al grande pubblico già dai primi mesi del 2017. In questo negozio, immaginato per non perdere tempo, i consumatori potranno entrare e registrarsi all’ingresso attraverso la scansione di un codice sullo schermo dello smartphone. A questo punto, il cellulare non servirà più. Un sistema di telecamere e sensori presenti sugli scaffali, nonché di algoritmi di apprendimento automatico (simili a quelli presenti sulle auto senza conducente) terrà traccia di ogni prodotto preso e messo in borsa, così come dei “ripensamenti” delle merci, cioè quelle prima prese e poi rimesse ricollocate. All’uscita, gli acquisti verranno addebitati sulla carta di credito, e arriverà sul cellulare una ricevuta per poter controllare eventuali errori. L’obiettivo è quello di velocizzare gli acquisti, dando al cliente una sensazione di maggiore libertà. Ma c’è di più: mentre verrà effettuata la spesa, gli algoritmi memorizzeranno le preferenze di ciascuno, tenendo traccia delle varie abitudini di acquisto, per elaborare poi nuove preferenze da suggerire attraverso l’app e identificando le posizioni migliori per le merci disposte sugli scaffali. Il cliente liberato dal peso immediato del pagamento alla cassa (e dalle attese) potrebbe anche finire per spendere di più rispetto agli acquisti tradizionalmente intesi. E’ tuttavia presto per dire se il sistema funzionerà o meno. Secondo il Wall Street Journal comunque, Amazon sarebbe già pronto ad aprire 2.000 punti vendita in tutto il Pianeta, come quello già presente a Seattle.