La mostra d’arte ‘Etiam periere ruinae: Tivoli denuncia le devastazioni a Palmira’, inaugurata lo scorso 16 dicembre a Tivoli (Rm), è dedicata alla “Sposa del deserto” e a Khaled Asaad, l’archeologo direttore del sito archeologico decapitato dai jihadisti dello Stato islamico nell’agosto del 2015.
La mostra denuncia e interpreta quanto è avvenuto a Palmira e racconta il legame tra le due città, infatti, la Regina siriana Zenobia, prima ed unica regina di Palmira terminò i suoi giorni proprio a Tivoli.
Il tema purtroppo è di grande attualità poiché, proprio nei giorni scorsi sono ripresi i combattimenti e la città simbolo della pace tra occidente e oriente, è stata rioccupata dallo Stato Islamico.
«La comunità tiburtina con questa mostra sulla magnifica e martoriata Palmira vuole testimoniare la vicinanza allo straziato popolo siriano – ha dichiarato l’assessore alla cultura e al turismo Urbano Barberini -. Tivoli, sempre attenta al recupero e alla valorizzazione delle sue radici e del suo patrimonio culturale, non può rimanere sorda alle grida di dolore che provengono dalla città sorella Palmira. La mostra ‘Etiam periere ruinae: Tivoli ricorda Palmira’ arricchisce il fitto calendario di eventi che anche quest’anno hanno reso le Scuderie Estensi protagoniste del panorama culturale del nostro territorio.
È indubbia la valenza artistica dell’iniziativa, che vede coinvolti sia volti storici nell’ambito artistico nazionale, sia interessanti novità. Soprattutto mi preme sottolineare la valenza etica nel voler commemorare la città di Palmira, storicamente legata a quella di Tivoli, e nuovamente straziata dalla guerra. Con questa prestigiosa mostra si vuole tenere vivo il ricordo di uno dei siti archeologici patrimonio dell’Unesco, che nel 2015 è stato parzialmente distrutto dallo stato islamico, lasciandoci orfani di meravigliosi reperti archeologici, come un arco di trionfo e delle torri funerarie romane.
Non possiamo non rivolgere un pensiero di gratitudine profonda all’ archeologo martire a cui dedichiamo la mostra. La decapitazione di Khaled Asaad è l’annientamento del nemico attraverso l’assassinio della memoria e di chi la difende al costo della vita. Questi atti di orrore vengono condannati da tutta la comunità tiburtina che, profondamente solidale al destino di Palmira, auspica, dopo la recente rioccupazione da parte dell’Isis, il ritorno alla pace e ad una Siria unita».
L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale romana CulturArt Commission, è stata allestita con il patrocinio e il contributo economico dell’assessorato alla cultura del Comune di Tivoli ed è inserita nel cartellone delle manifestazioni “Natale a Tivoli 2016”.