L’amatriciana è un piatto simbolo della tradizione culinaria italiana, a ognuno di noi sarà capitato di gustarla al ristorante o di prepararla in casa.
Una ricetta nata secondo la tradizione ad Amatrice, in provincia di Rieti, e che si fonda sulla sapiente unione di ingredienti tipici come il guanciale e il pecorino amatriciano.
Prima che il cibo diventasse la star dei social, le ricette si tramandavano in famiglia, di generazione in generazione quasi come fossero un tesoro, mantenendo un filo con il passato e con la memoria storica.
Da sempre la scelta del tipo di pasta adatta a questa pietanza è oggetto di discussione; bucatini e rigatoni fra più gettonati, ma la vera amatriciana si fa con gli spaghetti, è quanto sostiene Luigino Lorenzoni uno dei promotori dell’iniziativa di raccolta fondi “AmatriciAMA”.
A Roma, presso il ristorante il Fungo, rappresentati delle istituzioni e del territorio colpito dal terremoto appena tre mesi fa si sono incontrati per parlare di presente e futuro.
L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Rieti e dal Comune di Amatrice, ha come obiettivo quello di raccogliere i fondi per la ricostruzione della scuola alberghiera di Amatrice, promuovendo uno dei piatti più conosciuti al mondo.
Il progetto è stato promosso da ADHOR (Associazione le donne dell’Horeca) in collaborazione con ITALGROB (Federazione italiana distributori bevande).
Oltre 100 aziende di distribuzione di bevande hanno aderito all’iniziativa, coinvolgendo a testa circa 10 ristoranti, dove si potrà gustare un ottimo piatto di pasta e allo stesso tempo offrire un libero contributo a sostegno della popolazione colpita dal sisma.
Luigino Lorenzoni – consigliere della Federazione Italgrob – considerato l’anima di questa iniziativa, ha fortemente voluto questo progetto di raccolta fondi sostenendo che: “Se ciascun attore farà la propria parte, questa sarà un’azione importantissima e molto incisiva per permettere ai territori colpiti dal terremoto del 24 agosto di poter ripartire”.
Tutti i ristoranti aderenti sono promossi sul sito www.amatriciana.it, non rimane che prenotare il nostro tavolo, gustare un ottimo piatto di pasta e fare una piccola ma significativa donazione, nella speranza di guardare al futuro con fiducia.