Il progetto “Apertamente”, è stato presentato a Milano da Federalimentare, rappresentata dal presidente Luigi Scordamaglia. “Tutte le principali aziende del settore alimentare italiano – spiega Scordamaglia – hanno voglia di aprire le proprie porte per mostrare direttamente al consumatore, agli studenti, a chiunque voglia vedere con quanto entusiasmo, qualità e sacrificio si produca l’eccellenza del Made in Italy alimentare, e quindi rispetto a un’informazione che non sempre è così trasparente e oggettiva, abbiamo deciso di mostrare direttamente e di non farlo solo per un periodo di tempo, ma di lasciare aperte tutto l’anno una serie di aziende che potranno mostrare quello che fanno all’interno delle loro strutture e dei loro impianti”.
Federalimentare sottolinea come nel quinquennio 2010-2015 l’agroalimentare italiano sia cresciuto dell’8,7%, nonostante la congiuntura difficile e nonostante la forte pressione concorrenziale che arriva dall’estero con il sempre più diffuso fenomeno dell’Italian Sounding.
“Ci imitano perché ci apprezzano – ha aggiunto Scordamaglia – bisogna però fare, e lo stiamo facendo anche con il piano Made in Italy governativo, andare sui mercati principali di riferimento, andare negli Usa, nel Far East, in Cina, e spiegare perché è facile imitare una bandiera italiana o un’etichetta, non è assolutamente facile imitare e riprodurre la qualità e soprattutto il legame con il territorio e i valori che caratterizzano il prodotto italiano”.