“Il fenomeno della violenza sulle donne è una piaga che logora la collettività e che è necessario contrastare con convinzione e fiducia”, spiega Maria Rosa Pavanello, presidente di Anci Veneto e componente della Commissione Pari Opportunità di Anci Nazionale, intervenendo in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che ha avuto luogo ieri 25 novembre. “I dati Istat diffusi nel 2015 rivelano che il 31,5 % delle donne fra i 16 e i 70 anni residenti in Italia ha subìto violenza fisica o sessuale almeno una volta nel corso della vita. Si tratta di quasi 7 milioni di donne (una su tre): un dato preoccupante! Il Veneto è la regione dove la percentuale di donne vittime di violenza (34,3%) è al di sopra della media italiana. Proprio per questo, Anci Veneto ritiene indispensabile consolidare una rete tra Comuni che si impegnino in modo sinergico a realizzare e sostenere la diffusione capillare di sportelli antiviolenza. Solo lavorando in sinergia sarà possibile fornire una presenza e un servizio concreti e diffusi in modo omogeneo in tutto il territorio. Alcune realtà sono già attive su questo fronte, ma è necessario incentivare questa buona pratica. Proprio per questo, Anci Veneto ha aperto un dialogo e un confronto con la sezione veneta dell’associazione nazionale D.i.Re., Donne in rete contro la violenza, per dare vita a un percorso di collaborazione fattivo che incentivi l’azione di rete”, sottolinea.
I Comuni, che gestiscono e coordinano il sistema dei servizi sociali sul territorio, infatti, sono in prima linea nell’attività di rafforzamento della consapevolezza collettiva, della necessità di contrastare ogni forma di violenza. Le azioni di prevenzione, sensibilizzazione e tutela sono una priorità che richiede un intervento coerente e costante di tutti gli attori della comunità e Anci Veneto e tutti i Sindaci sono impegnati ogni giorno su questo fronte per la loro comunità. “Non c’è mai giustificazione alla violenza in ogni sua forma. Deve essere combattuta con la forza della consapevolezza e della voce – dichiara Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto – La violenza, infatti, si consuma nel silenzio e molto spesso si ripete. Da amministratrice pubblica e prima di tutto da donna sono consapevole che sono sempre più numerosi gli strumenti per contrastare questa piaga sociale, ma possono essere efficaci solo con una vera e propria rivoluzione culturale”.
I Comuni del Veneto, come altri a livello nazonale, sono impegnati in numerose iniziative per sostenere il contrasto e la prevenzione della violenza di. Ad esempio, gli Assessorati e le Commissioni alle Pari Opportunità dei Comuni di Spinea, Mirano, Salzano, S.Maria di Sala, Martellago, Noale, Scorzè, hanno unito le loro forze per dare vita a un progetto unitario con l’istituzione di una commissione intercomunale pari opportunità, l’attivazione di uno sportello antiviolenza e la programmazione sul territorio di una serie di eventi dal che si concluderanno il 29 novembre. Il Comune di Verona, inoltre, rivolgerà alle scuole l’iniziativa Di amore non si muore, che raggruppa una serie di eventi che si svolgeranno fino al 30 novembre come incontri di testimonianza, rappresentazioni teatrali, momenti d’informazione, con l’obiettivo di diffondere una cultura del rispetto.