ANCI e Assogasliquidi, associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto distribuzione del GNL, gas naturale liquefatto, e altri gas liquidi, hanno deciso di collaborare per affrontare il tema dei 1.300 Comuni italiani non allacciati alla rete del metano, ma che possono essere riforniti con autobotti e piccoli depositi locali, grazie alle nuove tecnologie oggi disponibili.
Sono infatti ancora tanti, circa 1.300, i Comuni italiani non allacciati alla rete del metano. Per questo, occorre fornire a questi cittadini, che sono circa 4 milioni, fonti di energia pulita. È quanto è emerso in occasione del seminario “Distribuzione del gas: prospettive e sviluppo per i Comuni non metanizzati”, tenutosi all’Assemblea Annuale dell’Anci a Bari, che ha visto la partecipazione di Francesco Franchi, Presidente di Assogasliquidi, l’Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto distribuzione gas liquefatti (Gpl e Gnl) per uso combustione e autotrazione, Luigi Perrone, Presidente Anci Puglia, Filippo Bernocchi, Delegato Anci Energia e Rifiuti, Anci, Francesco Chiucchiurlotto, Coordinatore Anci Borghi e Paesi del Lazio, Massimo Castelli, Sindaco di Cerignale e Coordinatore Nazionale Anci Piccoli Comuni, Andrea Arzà, Amministratore Delegato Liquigas.
Si tratta di più di 4 milioni di persone le cui esigenze energetiche devono essere soddisfatte da alternative al metano, come ad esempio il GNL, con l’esigenza di garantire, a questa fascia così ampia di cittadini, l’accesso a condizioni economiche vantaggiose ed energeticamente sostenibili. Le due Associazioni hanno firmato un Protocollo d’intesa per iniziative e azioni comuni volte ad incoraggiare la sostituzione dei combustibili maggiormente inquinanti.
“Abbiamo sottoscritto un Protocollo coi Comuni Italiani, – ha detto Franchi – dove ci siamo impegnati a realizzare iniziative comuni per incoraggiare l’utilizzo di Gnl e Gpl quali fonti ecologiche ad alto potere calorifico in grado di soddisfare la domanda di energia per il soddisfacimento dei bisogni primari dei cittadini e delle industrie, nonché per la mobilità sostenibile nelle aree più disagiate del territorio e quindi non servite dalla rete dei metanodotti”.
In quest’ottica, l’accordo prevede la collaborazione per interventi nella realizzazione e gestione di impianti di canalizzazione GPL/GNL, che – grazie alla loro versatilità e facilità ad essere trasportati – sono in grado di raggiungere anche i piccoli Comuni e le frazioni degli stessi.