Una boccata di ossigeno per le famiglie con reddito basso residenti nel comune di Mereto Di Tomba le quali, grazie a una iniziativa dell’amministrazione comunale , una tra le prime del genere in Regione a essere attuata, riceveranno dei buoni spesa da spendere in attività commerciali che operano esclusivamente sul territorio. Il consiglio comunale stasera ha discusso il regolamento per l’erogazione dei buoni spesa da spendere, come dicevamo, negli esercizi commerciali comunali, sempre più in difficoltà per la presenza di tanti centri commerciali.
Questo in base all’applicazione del principio di redistribuzione della ricchezza portando maggiori risorse a chi ha una situazione economica meno facile. L’iniziativa è dell’amministrazione municipale di Mereto di Tomba, un piccolo paese vicino a Udine. Il progetto si chiama “Buoni spesa solidali”, è partito in sordina lo scorso anno e viene riproposto anche per il 2016, per l’ottimo riscontro ottenuto. Duplice l’obiettivo: da una parte sostenere la capacità di spesa delle famiglie e dall’altra di far sì che queste risorse rimangano sul territorio, a sostegno dei piccoli esercizi commerciali che rappresentano un elemento fondamentale per la coesione delle comunità locali.
«I piccoli negozi presenti nel nostro comune sono un punto di aggregazione, dei luoghi dove le persone, in particolare quelle anziane, possono scambiare qualche parola, incontrare gli altri, sentire quel senso di vicinato che fa sì che abitare a Mereto di Tomba sia diverso che abitare in una grande città – dice il sindaco Massimo Moretuzzo -. Nel 2015 il progetto ha permesso di destinare i buoni spesa a oltre 120 famiglie, pari al 10% dei nuclei familiari del paese, coinvolgendo una decina di esercizi commerciali nella vendita di beni di prima necessità, per un totale di circa 24.000 euro di spesa complessiva».
«Quest’anno – aggiungono la consigliera delegata alle politiche sociali, Paola Fabello, e l’assessore al bilancio Mattia Mestroni – i buoni potranno essere spesi in altri due negozi, che si sono aggiunti ai 10 dello scorso anno, che distribuiscono beni di prima necessità, quindi prodotti alimentari, vestiario, farmaceutici, e che hanno sottoscritto la convenzione con l’amministrazione municipale, dopo averne condiviso le finalità e i contenuti». A chi ne farà richiesta e che rientra nei parametri, saranno consegnati i buoni, personali e non convertibili in valuta corrente, per un importo complessivo che varia dai 150 ai 250 euro, a seconda della situazione economica del richiedente. «Dopo il lavoro sul tema delle filiere agricole, prosegue dunque la serie di iniziative dell’amministrazione di Mereto di Tomba finalizzate alla costruzione di una rete di economia solidale, basata sui principi della sostenibilità sociale e ambientale».