Ad occuparsi del progetto sarà la Prefettura della città lucana, insieme al Centro studi e ricerche sulle realtà meridionali (Ce.St.Ri.M.). Il protocollo d’intesa per l’identificazione ed il supporto delle vittime di tratta e sfruttamento all’interno dei percorsi rivolti ai richiedenti asilo, avrà come compito l’analisi e l’approfondimento del fenomeno, con il Consiglio territoriale per l’immigrazione. Su indicazioni della Prefettura l’associazione Ce.St.Ri.M. s’impegnerà ad accogliere le persone presenti nelle strutture temporanee, consentendo loro l’ingresso in specifici programmi d’inserimento con diverse modalità di accoglienza. In particolare, verrà tenuto conto di minori non accompagnati e di donne vittime di sfruttamento sessuale, lavoro forzato e accattonaggio. La tratta di esseri umani costituisce un gravissimo reato come la mercificazione della persona umana, la sopraffazione della sua dignità e dei suoi diritti fondamentali. Opporsi al fenomeno non può che orientarsi alla tutela dei diritti umani delle vittime, per questo partiranno nuovi percorsi mirati all’ausilio e all’inclusione sociale.