“Sull’edilizia scolastica abbiamo messo in campo più di 7 miliardi. Sono stati finanziati più di trentamila interventi e circa la metà sono già conclusi, anche perché attesi. Se quest’opera di ricostruzione civile, prima ancora che infrastrutturale, è stata e sarà un successo duraturo, è merito anche della prontezza dei sindaci che, agendo in prima linea, conoscono l’importanza della concretezza”. Queste le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, nel suo intervento rilasciato al sito dell’ANCI in occasione della riapertura dell’anno scolastico.
Secondo il Ministro Giannini “i Comuni e le scuole rappresentano le istituzioni più radicate e più vicine alla storia quotidiana personale di ogni cittadino sin dai suoi primi passi. Da questa ricchezza comune, da questa responsabilità congiunta nasce la necessità di una sintonia istituzionale e amministrativa profonda, fondata e alimentata su investimenti economici significativi e su innovazioni e cambiamenti all’altezza delle sfide del nostro tempo”.
Ma non c’è solo l’edilizia scolastica: “Stiamo lavorando con investimenti formativi senza precedenti – aggiunge Giannini – affinché il personale della scuola sia pronto a raccogliere questa sfida, ma sentiamo il bisogno di trovare nei Comuni interlocutori sempre più attenti e attivi, portatori anche loro di una responsabilità educativa diffusa”. L’inizio del nuovo anno scolastico coincide con l’ampliamento del progetto ‘Scuole al Centro’: “Si tratta – spiega il Ministro – di un’azione che ha già riguardato 400 scuole di alcuni grandi Comuni e che ora vogliamo portare in 6 mila scuole italiane, grazie a circa 250 milioni di euro di fondi strutturali europei. Mi auguro che i Comuni siano parte di questa iniziativa insieme alle scuole, per costruire insieme le precondizioni per la ricchezza sociale delle loro comunità”.
“Con ANCI abbiamo lavorato fin dal primo giorno di ‘Buona scuola’ – sottolinea la presidente della commissione Istruzione Cristina Giachi – per far sì che gli apprezzabili investimenti del Governo si traducessero in azione amministrativa efficace, e continuiamo a chiedere di essere coinvolti nei processi di decisione sulla destinazione di risorse che possono incidere in modo così importante sui territori comunali attraverso il patrimonio di edifici scolastici disseminato in tutto il Paese”.
Giachi si sofferma in particolare sulla delega alla “Buona scuola” relativa ad asili nido e scuole dell’infanzia, in fase di scrittura anche con il contributo dell’ANCI: “Siamo a un bivio: cogliere l’opportunità della legge delega per investire decisamente sull’apertura di nuovi servizi alla prima infanzia e sulla qualità dei servizi da tre a sei anni è oggi una possibilità reale di avanzamento del Paese”.