Crescita zero nel secondo trimestre del 2016. Lo conferma l’Istat rettificando leggermente il dato su base annua, con il Pil aumentato dello 0,8% invece che dello 0,7%, come invece era stato stimato preliminarmente il 12 agosto scorso. Dal lato della domanda interna, i consumi nazionali risultano stazionari in termini congiunturali, sintesi di un aumento dello 0,1% dei consumi delle famiglie e di un calo dello 0,3% della spesa della P.A., mentre gli investimenti fissi lordi hanno registrato una flessione dello 0,3%. Le importazioni sono aumentate dell’1,5% e le esportazioni dell’1,9%. Nel secondo trimestre, il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% nel Regno Unito, dello 0,4% in Germania e dello 0,3% negli Stati Uniti, mentre è rimasto invariato in Francia. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,2% nel Regno Unito, dell’1,7% in Germania, dell’1,4% in Francia e dell’1,2% negli Stati Uniti. Il Pil dei paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015.