Il costo effettivo dello spreco nel nostro Paese vale oltre 13 miliardi di euro ogni anno. Il dato è basato, la prima volta, sui test che verificano l’effettivo spreco dei cittadini attraverso precise annotazioni e con il cosiddetto ‘waste sorting’, ovvero il controllo di quanto si getta nella pattumiera.
E’ la campagna Spreco Zero, presentata a Roma nei giorni scorsi, ad avviare per la prima volta questa sperimentazione. La quantificazione reale dello spreco domestico in Italia sarà dunque uno dei fili conduttori dell’iniziativa promossa dall’Università di Bologna (Distal) e da Last Minute Market con il ministero dell’Ambiente, nell’ambito del nuovo progetto Reduce 2016 – 2017, con la partnership di UniCredit e un pool di aziende dell’agroalimentare italiano e del packaging nazionale che hanno deciso di sostenere una campagna realizzata, dal 2010, senza alcun contributo pubblico.
Nella sola Unione Europea si gettano 88 milioni di tonnellate di cibo all’anno e ogni giorno si sprecano 720 Kcal di cibo a persona (dati Fusions 2016). Il valore dello spreco alimentare nel pianeta è di 1.000 miliardi di dollari, che ogni anno sale ad oltre 2.600 miliardi con i ‘costi’ nascosti legati all’acqua e all’impatto ambientale.
Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market, società nata in seno all’Università bolognese, ricorda che “sono le pattumiere domestiche a detenere il record dello spreco di cibo, 47 milioni di tonnellate per i cittadini Ue: un costo che per gli italiani è stimato in 8,4 miliardi di euro all’anno (6,7 euro settimanali a famiglia)”.
Quest’anno la campagna Spreco Zero celebrerà il World Food Day 2016, Giornata mondiale dell’alimentazione in calendario il 16 ottobre: “In the name of Africa”, il più grande evento di pixel art urbano al mondo, sarà di scena l’8 e il 15 ottobre nelle piazze di Milano e Bologna con 10mila piatti vuoti, ad esprimere il dramma epocale della fame e della malnutrizione, a sostegno di Africa Hand Project, Mozambico e declinerà quindi i suoi contenuti sulla questione globale della prevenzione e del recupero degli sprechi alimentari.