Gli azzurri d’Italia, novanta atleti di diverse discipline sono stati ricevuti due giorni fa al Quirinale prima della partenza per Rio. Sportivi olimpionici e non, campioni diversamente abili, tutti di fronte al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha detto loro: “Vi faccio un grande in bocca al lupo e sono certo che la bandiera che riconsegnerete sarà onorata dai vostri comportamenti e dalle vostre prestazioni”. I Giochi della XXXI Olimpiade si apriranno il 5 agosto e ad accoglierli sarà la città brasiliana che diventa così la prima metropoli sudamericana ad ospitare una Olimpiade.
I Giochi Olimpici e Paraolimpici utilizzeranno una serie di strutture, in parte esistenti e in parte realizzate per l’occasione. Il Villaggio degli atleti sarà a Barra da Tijuca e i diversi eventi verranno suddivisi in tre aree: Deodoro, Copacabana e Maracana. Le uniche attività a svolgersi fuori città saranno alcune partite di calcio. Ma come si è preparata Rio al grande evento? Tutti in festa per i Giochi anche se molti, moltissimi i problemi del Paese che si riverberano ad ampio raggio.
La maggior parte delle infrastrutture dedicate all’Evento olimpico sono state terminate, ma non tutto prende la piega auspicata. Un responsabile locale dell’organizzazione conferma, ad esempio, che le carenze riguardanti il personale di sicurezza sono una delle criticità reali, sebbene potranno essere coperte da agenti federali. Ed in queste ultime settimane anche il temuto virus zika che ha attanagliato gli animi di tutti sembrerebbe ridimensionato, se non altro perché in Brasile è inverno e di zanzare non ve ne dovrebbero essere poi molte. Dubbi, incertezze, precarietà, criticità ma gli atleti olimpici sono pronti a partecipare al massimo confronto. Le molte contraddizioni di Rio de Janeiro sono lì ad attendere loro insieme a milioni di turisti ed appassionati provenienti da tutto il mondo. Si può sempre sperare al meglio. A Rio nel tempo sono cresciuti a dismisura palazzi, innovazione e servizi, ma anche zone estremamente povere, favelas, sorte a ridosso delle colline. La città è suddivisa in 4 aree: la zona nord prevalentemente residenziale, la zona sud ad impronta turistica, la zona ovest ed il centro. Dall’originale centro storico, che in realtà si trova al limite più orientale dell’area metropolitana affacciata sulla baia di Guanabara, l’agglomerato si è poi allargato a macchia d’olio verso sud con la nascita dei quartieri più ricchi a ridosso delle spiagge maggiormente rinomate e verso nord con la nascita di quartieri residenziali e industriali che nei decenni hanno oltrepassato i confini municipali. Il Comune di Rio è amministrativamente e politicamente suddiviso in 33 regioni amministrative (regioes administrativas) che fanno capo a 6 subprefetture. Geograficamente la città è suddivisa in ben 160 quartieri (barrios) che non hanno funzioni amministrative. A questi si aggiungono altri quartieri storici che hanno ormai una valenza soltanto toponomastica. L’area di Rio de Janeiro, inoltre, è suddivisa a scopo urbanistico in 5 diverse zone di sviluppo. Intorno alla città, nel corso degli anni, è sorta una vasta superficie metropolitana fittamente urbanizzata che costituisce l’omonima regione metropolitana (che conta oltre 11 milioni di abitanti) comprendendo gran parte dei comuni limitrofi.
Eccoci oggi a poco più di un mese dal grande evento. Le Olimpiadi che avrebbero dovuto contribuire a dare lustro al Brasile rischiano invece di avere un danno di ritorno compromettendo pesantemente l’immagine del Paese. Ma si può sempre sperare al meglio, almeno per quanto riguarda i risultati delle competizioni sportive.