L’Italia si posiziona al 10° posto nel mondo per numero di Data Center, ospitandone 208 (dietro a Francia, Canada e Australia), secondo quanto rilevato dal 59° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2025 presentato oggi a Roma presso la sede del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro). Il dato conferma il ruolo crescente ma concentrato dell’Italia nel panorama globale, dove sono attivi oltre 10.000 data center.
Nel Paese, le strutture sono collocate in 48 comuni, ma la maggior parte è concentrata: 73 a Milano e 21 a Roma, con più della metà delle strutture totali localizzate in 3 città metropolitane (inclusa Torino). Al Sud, le città con il maggior numero di data center sono Bari (6) e Caserta (5).
Parallelamente ai dati Censis, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha pubblicato la Strategia per l’attrazione degli investimenti esteri nei data center (pdf) un piano ambizioso per rafforzare la posizione dell’Italia come snodo digitale europeo e mediterraneo.
Il Ministro Adolfo Urso ha dichiarato che attrarre questi investimenti è “essenziale per rendere l’Italia un hub strategico nella gestione, innovazione e sicurezza dei dati europei e globali”.
La Strategia si basa su 3 elementi chiave:
- punti di forza: sfruttare la disponibilità di aree industriali dismesse, la stabilità della rete energetica e l’elevata connettività garantita dalla diffusione della fibra e dai numerosi cavi sottomarini che collegano l’Italia ai principali hub globali.
- sostenibilità: il piano prevede misure per l’efficienza energetica, il riuso delle acque, la riduzione dell’impatto ambientale e il recupero del calore prodotto, rendendo l’aspetto green un elemento centrale.
- capitale umano: focus sulla formazione in ambito STEM e sulla collaborazione con l’università per sviluppare nuove competenze digitali.
Attraverso incentivi e semplificazioni, il Governo mira a creare condizioni favorevoli per gli investitori internazionali, trasformando l’Italia in una piattaforma tecnologica di riferimento per l’innovazione e la sicurezza dei dati nel Mediterraneo.
Fonte: Censis