L’Italia centra con oltre sette mesi di anticipo un nuovo target del PNRR: più di 2 milioni di cittadini hanno partecipato ai percorsi gratuiti di formazione digitale offerti dai Punti Digitale Facile. Si tratta dell’obiettivo previsto dalla misura M1C1 – 1.7.2 dedicata alla rete dei servizi di facilitazione, risultato che conferma l’efficacia della collaborazione tra Dipartimento per la trasformazione digitale, Regioni, enti locali e Terzo settore.
“Grazie ai Punti Digitale Facile, milioni di italiani hanno oggi maggiore familiarità con tecnologie e servizi digitali, un requisito ormai indispensabile per muoversi in una società in costante evoluzione”, ha dichiarato il sottosegretario con delega all’innovazione Alessio Butti. “Dopo l’obiettivo raggiunto sull’identità digitale, ne centriamo un altro in anticipo. È un traguardo frutto dell’impegno del Governo e di tutti gli attori coinvolti.”
Con un investimento di 135 milioni di euro, sono più di 3.500 i Punti Digitali attivi in tutto il Paese. Nove Regioni hanno già superato gli obiettivi di cittadini formati e sportelli aperti: Abruzzo, Basilicata, Campania, Liguria, Molise, Puglia, Toscana, Umbria, Provincia autonoma di Trento e Valle d’Aosta. Sicilia e Friuli-Venezia Giulia sono vicine al traguardo, mentre tutte le altre sono in crescita.
L’80% delle attività svolte riguarda la facilitazione individuale, affiancata da corsi in presenza e online. La fascia più rappresentata è quella tra 30 e 54 anni (42%), seguita dagli over 55. Le donne sono leggermente prevalenti. Il 47% dei partecipanti ha un diploma superiore, ma non mancano persone con la sola licenza media o elementare, così come laureati. Tra gli ambiti più richiesti, spiccano i servizi sanitari – compreso il Fascicolo Sanitario Elettronico – insieme a quelli previdenziali, ai pagamenti digitali, ai servizi per l’occupazione e all’utilizzo di App IO.
A sostenere la rete ci sono oltre 4.800 facilitatori, formati per accompagnare i cittadini nell’uso dei servizi digitali. A loro sono stati destinati percorsi specifici e attività dedicate anche alla sensibilizzazione contro la disinformazione e ai temi della cybersicurezza.
Il progetto si inserisce negli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2030, che prevedono competenze digitali di base per almeno l’80% della popolazione. Il Governo punta ora a rendere la rete dei Punti Digitali Facile un’infrastruttura stabile anche oltre il PNRR. Per questo il Dipartimento ha stanziato risorse aggiuntive a favore delle Regioni più virtuose e avviato nuove iniziative, come il bando “Dritti al Punto” in collaborazione con il Fondo per la Repubblica Digitale.
L’obiettivo è assicurare continuità a un servizio che, secondo l’esecutivo, sta contribuendo a semplificare l’accesso ai servizi pubblici e a rafforzare la cittadinanza digitale degli italiani.
Fonte: Dipartimento per la Trasformazione Digitale