È online l’Avviso pubblico 2025 per il «Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni», che mette a disposizione 12 milioni di euro per la messa in sicurezza e la manutenzione delle strade in comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti.
I comuni interessati possono presentare la domanda entro le ore 12:00 del 15 dicembre 2025.
Requisiti dell’intervento e procedura di accesso
L’obiettivo del Fondo è sostenere i comuni più piccoli con risorse per interventi urgenti. Ogni comune può richiedere un massimo di 150.000 euro, che possono coprire il finanziamento di uno o più interventi, incluse le spese di progettazione.
- Requisiti per le istanze: la domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica tramite la piattaforma https://istanzedigitali.mit.gov.it. Ogni comune può presentare un’unica istanza. Tra le informazioni fondamentali richieste (Art. 5 del Decreto), il comune deve indicare:
- Il Codice Unico di Progetto (CUP) per gli interventi proposti.
- L’entità del contributo richiesto in relazione all’importo totale degli interventi.
- Il livello di progettazione già approvato per l’intervento.
- Cause di esclusione: sono escluse automaticamente le richieste che riguardano strade gestite da enti diversi dal comune richiedente o quelle che beneficiano già di altre forme di contributo pubblico. Vengono inoltre escluse le istanze incomplete, non conformi o parzialmente prive di copertura finanziaria.
Criteri di assegnazione e monitoraggio
L’assegnazione dei fondi non è automatica. La graduatoria viene stilata tenendo conto di specifici criteri di virtuosità finanziaria e di preparazione tecnica, con l’obbligo di riparto territoriale:
- Criteri di graduatoria (Art. 8): la piattaforma elabora la classifica dando priorità agli enti che dimostrano la minore incidenza del risultato di amministrazione (al netto della quota accantonata) rispetto alle entrate finali di competenza. Viene anche considerato il livello di progettazione disponibile, premiando i progetti più maturi.
- Clausola Mezzogiorno: nel rispetto dell’articolo 7-bis del decreto-legge n. 243 del 2016, è assicurata una riserva di risorse non inferiore al 40% per gli interventi nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.
- Tempistiche e revoca (Art. 11): il finanziamento è vincolato a tempistiche serrate. Il comune deve stipulare il contratto di affidamento dei lavori entro 120 giorni dalla notifica di ammissione. I lavori devono concludersi entro i successivi 150 giorni, garantendo comunque la chiusura entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Il mancato rispetto di tali termini comporta la revoca automatica del finanziamento.
- Monitoraggio e rendicontazione: la vigilanza sull’attuazione degli interventi è affidata alla Direzione generale per l’edilizia statale del MIT. I comuni sono tenuti al monitoraggio tramite il sistema MOP (Monitoraggio delle opere pubbliche) della BDAP (Banca dati delle pubbliche amministrazioni) e alla rendicontazione finale con l’invio dell’atto di approvazione dello stato finale, compreso il certificato di collaudo o di regolare esecuzione.
Fonte: MIT