La misura “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità” (INV2C2I1.1.1, ex PNRR M5C3I1.1.1) punta a rafforzare i servizi essenziali nei territori più fragili del Paese. L’obiettivo è contrastare l’esclusione e la marginalità sociale nelle aree interne, sostenendo la nascita o il miglioramento di strutture come centri per anziani e disabili, servizi di assistenza domiciliare, ambulatori, infrastrutture per l’elisoccorso e spazi culturali o sportivi.
L’avviso pubblico, pubblicato nel marzo 2022 dall’allora Agenzia per la Coesione Territoriale (oggi Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud), metteva a disposizione 500 milioni di euro per finanziare interventi nei comuni classificati come aree intermedie, periferiche e ultra-periferiche.
Su 2.550 domande di finanziamento ricevute, 2.473 sono state valutate: 2.186 giudicate idonee e 803 ammesse a finanziamento. Per ciascun progetto è stato sottoscritto un accordo di concessione con il soggetto attuatore.
Dopo la revisione del PNRR approvata dal Consiglio ECOFIN l’8 dicembre 2023, la misura è stata stralciata dal Piano ma continuerà a essere gestita e finanziata con risorse nazionali. Il decreto-legge n.19 del 2 marzo 2024 ha ridistribuito i 500 milioni su sei anni, dal 2024 al 2029, con una progressiva assegnazione annuale.
Il Dipartimento ha già aggiornato 800 degli 803 accordi iniziali. Tuttavia, la legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024) ha ridotto la dotazione complessiva di circa 34,5 milioni, stabilendo nuovi importi di spesa per il triennio 2025-2027.
Il monitoraggio degli interventi proseguirà attraverso la piattaforma ReGis della Ragioneria dello Stato, che seguirà l’avanzamento finanziario e operativo dei progetti.
Fonte: Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud