Grazie all’attivazione di fondi PNRR da parte del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il Ministero ha stanziato 300 milioni di euro destinati a finanziare oltre mille interventi volti a rendere i luoghi della cultura pienamente accessibili.
L’obiettivo è garantire che ogni cittadino possa vivere musei, biblioteche, parchi archeologici e archivi senza ostacoli, promuovendo la “cittadinanza culturale” per tutti.
Una trasformazione profonda in oltre mille siti
Il massiccio piano di investimenti non si limita a misure superficiali, ma punta a una trasformazione profonda che coinvolge in totale oltre 1.100 realtà, tra cui:
- 820 istituti statali (musei, parchi archeologici, archivi e biblioteche).
- 243 realtà non statali.
- 43 siti privati.
Questi interventi sono distribuiti sull’intero territorio nazionale, dalle grandi città ai borghi.
Non solo rampe: le linee guida
Il progetto va oltre la semplice rimozione delle barriere fisiche (rampe e ascensori). Le sette linee d’intervento attivate prevedono un approccio olistico che include:
- Adeguamento dei percorsi museali con strumenti tattili, visivi e sonori.
- Introduzione di nuove narrazioni e tecnologie inclusive.
- Sviluppo di percorsi sensoriali e strumenti per la comunicazione accessibile.
- Formazione continua del personale per rispondere alle esigenze di tutti i visitatori.
- Aggiornamento e potenziamento dei PEBA (Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche).
L’accessibilità viene definita come un elemento costitutivo del progetto, riconoscendo la diversità dei visitatori come una ricchezza.
La piattaforma “Musei Italiani”
Un primo risultato concreto e già operativo è la piattaforma “Musei Italiani”, lanciata nel 2023. Si tratta di un ecosistema digitale che connette i musei statali in un’unica app, integrando biglietteria, informazioni e una sezione specifica dedicata all’accessibilità, fungendo da “finestra aperta sul patrimonio culturale, pensata per tutti, senza barriere”.
Fonte: MIC