Il progetto “Ferrara mia” vuole superare un approccio incentrato sulla cittadinanza attiva intesa come coinvolgimento dei cittadini nei processi di gestione della cosa pubblica, promuovendo, invece, forme di amministrazione attiva capaci di reggersi e di muoversi sul territorio, di rendere la varietà dei processi informali di cambiamento una reale occasione per l’apprendimento e l’attualizzazione dell’azione pubblica. Senso civico e rispetto dei luoghi, tutela ambientale, qualità della vita e socializzazione, sono i beni comuni che hanno caratterizzato la prima fase della sperimentazione del progetto estense. Temi che emergono dal percorso di discussione organizzata come luoghi e tempi di vita reale. Il Comune di Ferrara sta cercando di portare un’esperienza già avviata con successo a trasformarsi in una vera e propria strategia di lungo periodo, capace di adattarsi a diversi contesti urbani, garantendo le diverse fasi dei processi decisionali condivisi.
All’incontro che si terrà il 5 maggio verranno presentati i risultati ottenuti e i punti rimasti ancora aperti durante il percorso partecipativo. La proposta è oggi quella di scrivere coralmente una Carta dei beni comuni della Città, un manifesto di principi, valori e azioni civiche congiunte. L’appuntamento in itinere è al Laboratorio in Piazza Municipale che si terrà nell’intera giornata del 27 maggio. La Carta rappresenterà uno strumento di indirizzo per sperimentare il nuovo regolamento dei beni comuni e la costruzione nel tempo di una macchina amministrativa e di una rete civica capaci di lavorare insieme.